Cultura

E' morto l'artista Giorgio Ciommei

Pittore, disegnatore, scultore, era nato a Tolentino nel 1937

Redazione Ansa

(ANSA) - TOLENTINO, 26 OTT - E' morto Giorgio Ciommei, pittore, disegnatore, incisore, scultore, era nato a Tolentino nel 1937. Particolarmente apprezzato sia dalla critica che del pubblico, protagonista della vita culturale e artistica della città di Tolentino, è stato un punto di riferimento per tanti artisti marchigiani e non solo. Ha vinto e ha partecipato a diverse giurie della Biennale dell'Umorismo, di cui ha disegnato nel 1979 anche il manifesto della decima edizione e ha riorganizzato l'esposizione delle opere del Miumor - Museo dell'Umorismo e della Caricatura, di cui è stato anche Direttore artistico e autore del logo. In questi ultimi anni, a seguito di una malattia, si era ritirato a vivere a Grottamare. Ciommei ha sempre vissuto nella sua casa prospicente a piazza San Nicola insieme alla moglie Carla e ai figli Laura e Francesco.
    Ciommei ha iniziato la sua attività artistica nel 1960, partecipando a prestigiose mostre collettive e tenendo numerose "personali", sia nella regione d'origine che in importanti Esposizioni e Gallerie nazionali, confrontandosi inoltre con le diverse correnti d'arte contemporanea in alcune fra le principali Rassegne del settore. Molti i premi e i riconoscimenti critici al suo eclettismo e valore artistico.
    Il cordoglio del sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi e dell'Amministrazione comunale e della Città che partecipa al lutto che ha colpito la famiglia Ciommei per la scomparsa del caro Giorgio. "Ci lascia un grande patrimonio pittorico e artistico. Apparentemente burbero, era dotato di una grande umanità e di uno spiccato senso dell'umorismo. Sapeva trovare il lato artistico in ogni più piccola cosa, trasformandola nei suoi complessi dipinti in un capolavoro. Uomo d'arte antico e moderno insieme, Ciommei ci ha affidato un'interminabile e variegata proposizione di opere - disegnate, dipinte, graffite, incise, scolpite - attivando un dialogo sapiente tra il suo e il nostro sentire, tra pensiero e fantasia, tra anima e tecnica. Ricordo ancora come da bambino ci animava le nostre notti d'estate, lui e il fratello Cesare. (ANSA).
   

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