Cultura

Retinal Rivalry, nuova opera video di Gaillard alle Ogr Torino

Le potenzialità del cinema stereoscopico come scultura

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 29 OTT - Dal 30 ottobre al 2 febbraio 2025, il Binario 1 delle Ogr Torino ospita Retinal Rivalry, mostra personale di Cyprien Gaillard (Parigi, 1980), a cura di Samuele Piazza. Presentato in anteprima alla Fondazione Beyeler di Basilea nell'ambito della mostra collettiva Summer Exhibition, la nuova omonima opera video di Gaillard arriva in città durante la Torino Art Week 2024 per la sua anteprima italiana.
    Commissionato dalle Ogr Torino e co-prodotto con Fondation Beyeler, Haus der Kunst München, ministero della Cultura francese, Medienboard Berlin-Brandenburg, Sprüth Magers e Gladstone Gallery, il nuovo lavoro video di Gaillard continua l'esplorazione del potenziale del cinema stereografico, iniziata con Nightlife (2015). Retinal Rivalry trasforma le immagini cinematografiche in sculture pensate su misura per le ex officine dei treni Ogr offrendoci un mondo intriso delle contraddizioni che negoziano lo spazio pubblico. Tra una visione del vuoto e una ricreazione scultorea, Retinal Rivalry si estende oltre lo schermo, entrando nello spazio espositivo e alterando la nostra percezione del mondo. Gaillard guida il nostro sguardo attraverso paesaggi urbani dove dettagli secondari e trascurati sono al centro della scena e alcuni elementi quotidiani della nostra esistenza vengono improvvisamente re-immaginati.
    Le immagini iper-dettagliate del film, girate e proiettate in 4K utilizzando tecniche di ripresa e proiezione all'avanguardia, contrastano nettamente con le qualità assurde e talvolta grottesche che questa iper-realtà rivela. Ad accompagnare le immagini e il loro senso di straniamento è un lavoro meticoloso sulla colonna sonora arrangiata da Gaillard, rielaborata a partire da una varietà di fonti, tra cui musica giavanese, registrazioni sul campo dagli archivi dell'Unesco e un piccolo organo trovato per le strade di Weimar per commemorare Johann Sebastian Bach, suonato da una gamba rotta. (ANSA).
   

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