Cultura

Giorgio De Chirico e il Surrealismo, un rapporto controverso

Al Museo Accorsi-Ometto esposte 70 opere e un inedito carteggio

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 07 NOV - Giorgio de Chirico ebbe un ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo del Surrealismo, ma anche un rapporto complicato. Su questo indaga la bella mostra della Fondazione Accorsi-Ometto, a cura di Victoria Noel-Johnson, nel centenario del Surrealismo (1924-2024), segnato, nell'ottobre del 1924, dalla pubblicazione del Manifeste du surréalisme del critico francese André Breton. Un legame segnato da una serie di collaborazioni professionali e di amicizia, che si inasprì rapidamente nel corso del 2'25 con una rottura definitiva nel 1926. Il culmine fu raggiunto con la dichiarazione pubblica di Breton secondo cui de Chirico era 'morto' artisticamente nel 1918.
    Sono oltre 70 le opere in mostra - aperta al pubblico da domani al 2 marzo - tra cui una cinquantina di dipinti e opere su carta di Giorgio de Chirico, affiancate a una ventina di ritratti degli artisti, poeti e scrittori surrealisti, fotografati da Man Ray e Lee Miller, tutte provenienti da collezioni private o da importanti musei e istituzioni, come la Gnam (Galleria Nazionale d'Arte Moderna) di Roma, il Mart (Museo d'Arte Moderna di Rovereto e Trento) di Trento, l'Unicredit Art Collection di Milano, la Casa Museo Boschi Di Stefano di Milano, la Casa Museo Rodolfo Siviero di Firenze, il Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese di Roma, l'Istituto Matteucci di Viareggio, la Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck di Roma e il Lee Miller Archives dell'East Sussex, Uk. Dalla Bibliothèque littéraire Jacques Doucet di Parigi arriva il carteggio de Chirico - Breton (1921-1925), inclusa la lettera del 1924, finora poco conosciuta, in cui l'artista propose di realizzare per Breton la prima replica di un'opera del periodo metafisico, quella de Le muse inquietanti del 1918.
    La mostra, che prende in esame l'arco temporale dal 1921 al 1928, è la prima a porre l'attenzione sugli eventi intorno al 1924, anno cruciale per la fondazione del movimento francese.
    (ANSA).
   

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