Cultura

La protesta degli archeologi, no alla patente a punti

Ana, "inspiegabile disparità, la norma esclude i professionisti"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 NOV - L'Associazione Nazionale Archeologi contesta l'interpretazione secondo cui, gli archeologi liberi professionisti, debbano dotarsi della patente a punti per la sicurezza in cantiere: "La norma esclude le professioni intellettuali, come architetti e ingegneri. Perché per gli archeologi deve essere diverso?" protestano gli archeologi che già segnalano rischi di perdita di commesse o mancati pagamenti.
    "Obbligare gli archeologi, prestatori di lavoro intellettuale, a sottostare alla norma della patente a crediti per operare nei cantieri edili, differentemente da quanto accade per altre professioni intellettuali, non solo è lesiva per il settore ma rischia di far perdere il lavoro a migliaia di professionisti" evidenzia infatti l'Associazione Nazionale Archeologi, in merito a quanto riportato nelle F.A.Q. dell'INL - Ispettorato Nazionale del Lavoro circa la Patente a Crediti per la Sicurezza nei Cantieri Edili. Nonostante la natura della loro professione li esenti da tale disposizione, secondo l'INL anche gli archeologi liberi professionisti che operano all'interno di un cantiere dovrebbero dotarsene. "Risulta incomprensibile questa disparità di trattamento ai danni della nostra categoria, che va in conflitto con quanto stabilito dalla normativa di settore. In questo modo si mettono a rischio migliaia di professionisti, che ci hanno già riferito di aver ricevuto minacce riguardo la possibilità di perdere il lavoro o di non essere pagati per prestazioni già effettuate" avverte la presidente dell'associazione Marcella Giorgio. (ANSA).
   

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