Cultura

Tornano a splendere le sculture del Vittoriano a Roma

Il restauro con il contributo di Bulgari grazie all'Art bonus

Redazione Ansa

(di Laura Valentini) (ANSA) - ROMA, 20 NOV - Tornano al loro originale splendore le sculture in marmo e quelle in bronzo dorato che adornano la facciata del Vittoriano a Roma. Sono infatti terminati i lavori del grande progetto di restauro avviato dal VIVE-Vittoriano e Palazzo Venezia nel marzo scorso e che si è concluso ad ottobre e in tempo per il 4 novembre, giorno in cui si commemorano i Caduti proprio all'Altare della patria.
    I lavori hanno coinvolto le sculture in marmo raffiguranti il Mare Adriatico di Emilio Quadrelli e il Mar Tirreno di Pietro Canonica, le sculture in bronzo dorato raffiguranti Il Pensiero di Giulio Monteverde e L'Azione di Francesco Jerace e i pennoni sulla cui cima sventolano i tricolori che sono di Gaetano Vannicola con le Vittorie di Edoardo Rubino e Edoardo De Albertis.
    "Il Vittoriano è un'opera di straordinaria importanza per la storia e l'identità della nazione ma è anche una grande opera d'arte, per l'architettura di Giuseppe Sacconi e per la decorazione plastica, eseguita da alcuni dei principali scultori dell'epoca" spiega la direttrice del VIVE, Edith Gabrielli. "Si decise infatti di chiamare i migliori artisti con il fine di imporre l'immagine del giovane Stato italiano", sottolinea incontrando i giornalisti per presentare i lavori ultimati.
    Il restauro, condotto nel pieno rispetto dei principi di quello italiano, che non solo restituisce l'opera alla sua primitiva bellezza ma ne conserva i segni del tempo, assicurandone la leggibilità, è stato reso possibile dall'intervento della maison Bulgari che ha utilizzato l'Art bonus, "dimostrando un rispetto delle competenze scientifiche che ho apprezzato" osserva Gabrielli.
    Il Ceo del Gruppo, Jean-Christophe Babin, esprime l'orgoglio della maison Bulgari per aver contribuito al restauro delle sculture del Vittoriano, che, "con la sua maestosità, incarna un legame profondo tra passato e presente, ergendosi nel cuore di Roma e celebrando l'unità d'Italia". Paese dove Bulgari produce, a cominciare dai gioielli nel sito di Valenza, e di cui Babin ricorda la performance del 2024 quando ha scalato la classifica dei paesi esportatori, dimostrando di essere una "potenza economica di cui anche noi facciamo parte, la cui forza è caratterizzata da un tessuto di piccole e medie imprese che riescono a creare posti lavoro. Noi esportiamo il 95% della nostra produzione e siamo grati alla nazione e a Roma, città che ha fatto nascere il nostro stile", conclude il Ceo del Gruppo.
    (ANSA).
   

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