Cultura

Chiude la Biennale Arte 2024 con 700.000 biglietti venduti

Buttafuoco, l'arte ci ricorda che tutto è polemos tra culture

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 24 NOV - Si è chiusa oggi, dopo sette giorni di performance all'Arsenale, la 60. Esposizione Internazionale d'Arte Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere, che quest'anno ha fatto registrare una delle più alte affluenze di pubblico di sempre.
    Con una crescita del 18% rispetto all'edizione pre-Covid del 2019 e seconda solo alla precedente del 2022 - Il latte dei sogni, a cura di Cecilia Alemani, aveva registrato il record di 800.000 visitatori - la Biennale Arte 2024 riporta la vendita straordinaria di 700.000 biglietti (circa 3.300 i visitatori medi giornalieri), cui si aggiungono le 27.966 presenze durante la pre-apertura. Il pubblico proviene per il 59% dall'estero e per il 41% dall'Italia. Forte la presenza di giovani e degli studenti under 26 che sono stati più di 190.000, pari al 30% dei visitatori totali. Si registra un aumento del 20% delle scuole primarie; mentre il 35% delle scuole proviene dall'estero.
    Miglior risultato di sempre anche per la partecipazione delle categorie fragili alla Mostra che quest'anno ha registrato il +67%. Accreditati 4.289 giornalisti tra stampa italiana e internazionale. "Salutiamo con nostalgia - ha detto il presidente Pietrangelo Buttafuoco - la Biennale Arte di Adriano Pedrosa, il suo entusiasmante successo e la sua grande lezione: siamo tutti Stranieri Ovunque. Le opere nella mostra da lui curata hanno valicato i confini dei Giardini e dell'Arsenale per entrare nel quotidiano e nel nostro orizzonte mentale. In questo tempo così difficile per il mondo, l'arte ci ricorda che tutto è polemos tra culture, punti di vista, passato e avvenire. Ma ci insegna anche che la direzione della vita è nell'incontro del tu, del noi, oltre la disperata solitudine dell'io. Siamo tutti Stranieri Ovunque nell'attraversamento dei mondi, nel vissuto dell'esistenza, e dunque nel divenire della bellezza e della nostra stessa libertà, laddove ci stringe il comune sentire dell'Arte.". "È sempre malinconico - ha aggiunto il curatore Adriano Pedrosa- vedere una mostra di questa portata giungere alla fine, tuttavia, in un certo senso il viaggio continua.
    Adesso sono curioso di vedere che futuro avrà Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere, soprattutto per la comprensione, l'accoglienza e la visibilità degli artisti del Sud del mondo, così come degli artisti indigeni, queer, autodidatti e delle figure del XX secolo provenienti da Africa, Asia e America Latina.". (ANSA).
   

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