Cultura

A Capodimonte il piano Artemisia suona contro la violenza

Giulia Mazzoni autrice brano per la pittrice invitata da Schmidt

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 25 NOV - Emozione al Museo e Real Bosco di Capodimonte per l'esecuzione di 'Artemisia' in onore della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza, brano scritto dalla compositrice e pianista Giulia Mazzoni che ha voluto omaggiare la pittrice Artemisia Gentileschi e la forza delle donne. I social del museo diretto da Eike Schmidt dedicano la programmazione odierna alla Giornata del 25 novembre ed hanno rilanciato le note struggenti di 'Artemisia', composizione eseguita dalla Mazzoni ieri sera su uno speciale pianoforte Fabbrini battezzato proprio con il nome della celebre artista.
    "Il primo al mondo con il nome di una donna" ha sottolineato Mazzoni che aveva annunciato l'iniziativa già la scorsa settimana nel corso della prima esibizione del brano al Maggio Fiorentino. Mazzoni ha voluto portare il prezioso pianoforte a Napoli. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte custodisce infatti tre opere di Artemisia Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 - Napoli post agosto 1654): la 'Giuditta che decapita Oloferne' (1612-1613) esposto nella nuova sala 62 detta 'dei capolavori', l'Annunciazione' (1630) e la 'Giuditta e la Fantesca' (1645-50) in sala 93. La celebre pittrice come è noto fu violentata a 17 anni dall'artista Agostino Tassi, poi processato e condannato ma fu anche costretta a subire la tortura durante il processo per essere creduta. La Gentileschi, riscoperta dopo 400 anni, è divenuta una icona per tutte le donne che lottano per i propri diritti e per affermarsi nella società.
    Eike Schmidt ricorda: "Artemisia ha avuto come è noto un profondo rapporto con Napoli dove ha vissuto e lavorato a lungo, oggi il suo messaggio coraggioso torna contemporaneo grazie alla musica".
    Giulia Mazzoni, classe 1989, formatasi al Conservatorio G. Verdi di Milano, è stata più volte premiata per il suo impegno sociale. Ha collaborato con Michael Nyman e con il producer americano Thom Russo, vincitore di 16 Grammy Awards. "Ringrazio il Direttore Eike Schmidt per questo prestigioso invito e per la sua immensa sensibilità di fronte a un tema così importante.
    Artemisia Gentileschi è per me un faro di ispirazione e coraggio". (ANSA).
   

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