(di Antonella Brianda)
(ANSA) - OLBIA, 02 DIC - Ha viaggiato per settimane fino ad
attraversare l'Oceano. Imballata con cura dal suo padre
ideatore, l'opera di ceramica Sea People da un piccolo centro
della Sardegna, Oschiri, al confine tra Gallura e Logudoro, è
sbarcata a El Salvador, nell'America centrale.
Ed è qui che il prezioso oggetto sardo è stato prima esposto
e poi venduto. Lunga 60 centimetri, alta 56 e larga 30, Sea
People è la raffigurazione di un'imbarcazione ispirata ai popoli
del mare dell'Età del Bronzo, in particolare agli Shardana. A
spiegare come è nata quest'opera nel piccolo laboratorio
artigianale a Oschiri di Antonello Batzu, artista celebre
nell'Isola per i suoi lavori ispirati al mare e ai pesci che
decorano molte tra le più belle ville della Costa Smeralda, è
proprio lui, di rientro da quella che considera una delle
esperienze più formative della sua carriera e vita.
"Il direttore artistico della mostra Fractal Encrypt, il suo
nome d'arte, è un artista che ha riscosso molto successo
nell'ambiente grazie alle sue opere che uniscono criptografia,
matematica e tempo - racconta all'ANSA Batzu - Ho visto un suo
post su X dove apriva audizioni per la mostra e per combinazione
stavo lavorando su un'opera da diverso tempo. Si trattava più di
un esercizio di stile per il mio piacere personale, ma da lì è
nata Sea People".
"Lo scudo prezioso, lustro in oro zecchino, recante il
simbolo di Bitcoin rappresenta - spiega - la sua caratteristica
più importante: il primo e unico strumento di difesa contro
l'espoliazione. Celebra la scoperta da parte di Satoshi Nakamoto
del Bitcoin, prima vera e unica proprietà privata incensurabile,
inconfiscabile, incorruttibile. L'incarnazione tecnologica di un
diritto fondamentale dell'essere umano, protetto dalla
cryptograzia e reso prezioso dalla scarsità assoluta".
La stessa filosofia alla base della scultura che due
acquirenti si sono contesi a suon di rilanci, fino
all'aggiudicazione dell'asta da parte di Jack Kruse,
neurochirurgo, investitore e collezionista per la cifra di
0.0465 Bitcoin, ovviamente, perché tutto l'evento si è svolto
con il solo uso della moneta virtuale: espositori locali,
merchandising, società, associazioni di volontariato, tassisti,
banco degli hotdog, venditori di caffè e cacao organico,
artigiani del tabacco, birre e arrostitori di costine, tutto
transato con Bitcoin.
"Al momento della vendita l'equivalente in dollari era
4.242,38, ma sono numeri relativi e in continua ascesa, che
seguono il flusso del valore dei Bitcoin - precisa l'artista -.
La mostra permetteva due modalità di vendita, un prezzo fisso o
un'asta. Io ho optato per la seconda, anche se più rischiosa,
volevo vedere cosa sarebbe successo e mentre i due contendenti
facevano i rilanci io nel frattempo - confessa - tremavo.
L'esperienza in se è andata oltre ogni mia previsione, al di là
della vendita, che comunque motiva sempre e ripaga dei tanti
sforzi". Un movimento artistico ispirato alle idee Chypherpunk
sta nascendo in tutto il mondo: "Per ora - ci dice Antonello
Batzu - si tratta di una micro comunità, ma prevedo un futuro di
crescita esponenziale". (ANSA).
L'opera omaggio agli Shardana all'asta Bitcoin
Dalla Sardegna a El Salvador,l'arte scommette su moneta virtuale