Cultura

Brassaï, in un volume gli scatti della sua Parigi misteriosa

Dal surrealismo alle iconiche immagini della Ville Lumière

Brassaï, in un volume gli scatti della sua Parigi misteriosa

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 DIC - BRASSAI, L'OCCHIO DI PARIGI. A CURA DI PHILIPPE RIBEYROLLES (SILVANA EDITORIALE, PP. 256, EURO 36) Must-have per appassionati d'arte e per quanti desiderano scoprire uno dei geni della fotografia del Novecento. 'Brassaï, l'occhio di Parigi', uscito per Silvana Editoriale e curato dal nipote Philippe Ribeyrolles, è un catalogo in inglese e italiano, di 250 immagini di Brassaï che oltre alla fotografia, nel corso della sua carriera, si è dedicato alla scrittura, alla scultura, e al cinema. Il suo vero nome era Gyula Halász.
    Ungherese naturalizzato francese è vissuto dal 1899 al 1984.
    Salvador Dalì, Pablo Picasso, Henri Matisse alcuni dei big che ha immortalato negli anni. Tra i suoi amici lo scrittore americano Henry Miller che lo chiamava "occhio vivo". Il volume raccoglie scatti della Parigi notturna, della vita mondana, e anche i graffiti che passeggiando scovava sui muri della Ville Lumière. La Parigi di queste pagine è vivace, misteriosa, avvolta nella nebbia o bagnata dalla pioggia. Il libro raccoglie inoltre nudi femminili e ritratti. Brassaï viaggiò in tutta Europa e negli Stati Uniti, lasciando dietro di sé fotografie che conservano l'impronta della sua curiosità e del suo stile.
    "Prima di essere colpito dal soggetto, l'occhio dello spettatore deve essere catturato dalla sua forma, dalla struttura dell'immagine. Solo le immagini rigorosamente costruite possono entrare nella memoria e diventare indimenticabili", diceva Brassaï. Emblematico a tal proposito un suo scatto realizzato nella zona di Montmartre che appare completamente deserta, spiccano geometrie e gradini e, in lontananza, staziona un cagnolino bianco. (ANSA).
   

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