Cultura

Nuova campagna scavi archeologici in villa romana Gaiole Chianti

Analisi geomagnetiche hanno identificato strutture sepolte

Redazione Ansa

(ANSA) - GAIOLE IN CHIANTI (SIENA), 16 DIC - La Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo ha avviato una nuova campagna di scavo archeologico presso il sito della villa romana nei pressi della Chiesa dell'Ascensione a Monti in Chianti (cosiddetta Pieve San Marcellino), nel Comune di Gaiole in Chianti (Siena). Il progetto, si spiega in una nota, mira a far luce su un'importante villa di epoca romana, testimone della presenza di proprietà imperiali e del ruolo dell'area del Chianti nell'economia e nella società del mondo romano.
    La campagna 2024 si concentrerà sull'area a est della Chiesa dell'Ascensione, dove le prospezioni geomagnetiche hanno identificato strutture sepolte di grande interesse. Scoperta inizialmente nella primavera del 1900 durante i lavori di risistemazione della canonica, l'area archeologica ha restituito reperti straordinari, tra cui iscrizioni marmoree, un altare e una base di statua databili tra il I e il IV secolo d.C. Questi elementi attestano la gestione di proprietà imperiali da parte di liberti come Tiberius Claudius Glyptus e la presenza di procuratores della famiglia flavia. Indagini condotte dall'Università di Siena tra il 2012 e il 2013 hanno individuato le strutture di una villa romana di grandi dimensioni, dotata di una pars urbana (residenza del proprietario) decorata con marmi pregiati provenienti dalla Grecia e dalla Turchia, pavimenti a mosaico e una zona produttiva ancora in fase di studio. Il ritrovamento di frammenti ceramici, vetri e monete suggerisce che il luogo sia stato frequentato tra il II secolo a.C. e il VII secolo d.C.
    "Mi fa molto piacere che la Soprintendenza abbia avviato questa nuova campagna di scavi sul nostro territorio - ha commentato il sindaco di Gaiole in Chianti Michele Pescini - aggiungendo un importante tassello, al percorso che il Comune di Gaiole in Chianti ha avviato con l'ambizioso investimento sul Museo. Abbiamo investito sul filone archeologico e storico nella consapevolezza del grande potenziale di questo territorio e soprattutto del valore che la riscoperta delle proprie radici può rappresentare per i singoli cittadini e come collante della comunità". Per promuovere la conoscenza del progetto e coinvolgere la comunità, saranno previste visite guidate allo scavo nel mese di gennaio e laboratori didattici dedicati al lavoro degli archeologi presso il Museo Alle Origini del Chianti a Gaiole all'interno degli spazi del neonato hub culturale Chianti Origo. (ANSA).
   

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