(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Prosegue a Ravenna, a Palazzo
Malagola, la riflessione sulla ricerca armonica e vocale di
Demetrio Stratos, già leader degli Area negli anni Settanta poi
solista raffinato la cui fama internazionale di sperimentatore
lo portò a collaborare con John Cage. È infatti aperta al
pubblico la mostra 'Fino ai limiti dell'impossibile.
Curata da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, la mostra sarà
visitabile fino al 22 dicembre e poi dal 7 al 31 gennaio 2025.
Fra materiali inediti, documenti audio e video, foto, manifesti,
rarità e memorabilia, l'esposizione rappresenta una nuova tappa
nel percorso di conservazione e valorizzazione del patrimonio
della memoria di Stratos, che ha fatto della ricerca sulla
vocalità il tratto distintivo del proprio percorso artistico.
Se il "primo movimento" presentava un nucleo di materiali
riguardanti Demetrio Stratos e il suo rapporto con altri
artisti, John Cage su tutti, lo spirito di questo "secondo
movimento" è l'apertura della ricerca vocale del musicista alla
dimensione extraeuropea, alle musiche dal mondo e alla loro
relazione con la diplofonia (l'emissione contemporanea di due
suoni dalla laringe) con il canto armonico che in 'Fino ai
limiti dell'impossibile' trova il suo culmine in una delle
stanze di Palazzo Malagola appositamente dedicata all'ascolto
immersivo.
"Intorno ai limiti del linguaggio prende dunque corpo il secondo
movimento dell'esposizione dei materiali. Ed è qui che assumono
il loro pieno valore due modi che non solo Stratos pratica, ma
che esprime pedagogicamente nella loro piena consapevolezza
tecnico-anatomica: il controllo del respiro e la ripetizione,
che risuonano sia in Antonin Artaud che nella ricerca da
autodidatta sul canto difonico" ovvero quell'insieme di tecniche
vocali che permettono di far emergere gli armonici naturali
della voce, affermano Enrico Pitozzi ed Ermanna Montanari.
Alla documentazione appartenente all'archivio - tra cui
materiali audiovisivi di performance, lezioni e concerti,
appunti preparatori, stampe di fotografi, strumenti musicali,
oggetti e cimeli vari- si aggiungono per questo "secondo
movimento" documenti inediti sulle performance di Stratos, a
partire da quelle che convocano Antonin Artaud e quelle relative
a Le milleuna, lavoro in collaborazione con Nanni Balestrini e
la coreografa Valeria Magli. E poi ancora materiali riguardanti
la sua partecipazione al progetto/happening del 1978 Il treno di
John Cage, il suo contributo come autore delle musiche Satyricon
diretto da Gabriele Salvatores nella stagione '78-79 del Teatro
dell'Elfo. Oltre al focus sulle musiche extra-europee, un altro
nucleo tematico attorno al quale è organizzata la mostra è
quello sul "gesto": il gesto vocale, i gesti che mettono in
campo il corpo e la voce.
Ben 7 gli ambienti differenti in cui si articola la mostra: una
sala sarà dedicata a manifesti che attraversano la storia degli
Area e di Stratos solista, una sala cinema con materiali
audiovisivi di lunga durata, una sala dedicata a materiali
cartacei e fotografici con frammenti di materiali audiovisivi da
fruire in un monitor "d'annata"; tre sale dedicate all'ascolto
di cui una per ascolto immersivo, una con proposta di ascolti in
cuffia associati a materiali esposti all'interno della sala e
una sala con una selezione di ascolti che il pubblico potrà
scegliere da un menù touch.
La mostra, che ha come curatori associati Marco Sciotto e Dario
Taraborrelli, è a ingresso gratuito. Per questa nuova occasione,
verrà realizzata una versione aggiornata del catalogo pubblicato
da Sigaretten Edizioni Grafiche dal titolo 'Noi non crediamo
nello stile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979',
comprendente sia il Primo - Amorevolmente progredire,
amorevolmente regredendo - che il Secondo movimento, Fino ai
limiti dell'impossibile. (ANSA).
A Ravenna in mostra il Secondo Movimento di Demetrio Stratos
a Palazzo Malagola a Ravenna la ricerca dell'artista