Cultura

A Ravenna in mostra il Secondo Movimento di Demetrio Stratos

a Palazzo Malagola a Ravenna la ricerca dell'artista

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Prosegue a Ravenna, a Palazzo Malagola, la riflessione sulla ricerca armonica e vocale di Demetrio Stratos, già leader degli Area negli anni Settanta poi solista raffinato la cui fama internazionale di sperimentatore lo portò a collaborare con John Cage. È infatti aperta al pubblico la mostra 'Fino ai limiti dell'impossibile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979 - Secondo movimento'. che arriva a un anno di distanza da 'Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo', una iniziale esposizione dei primi materiali sottoposti a un lavoro di riordino, catalogazione e digitalizzazione dell'Archivio Demetrio Stratos , acquisito alla fine del 2022 dal Comune di Ravenna direttamente dalla vedova Stratos Daniela Ronconi e che proprio nel centro internazionale di ricerca vocale e sonora Malagola ha trovato sede per la sua cura e fruizione.
    Curata da Ermanna Montanari e Enrico Pitozzi, la mostra sarà visitabile fino al 22 dicembre e poi dal 7 al 31 gennaio 2025.
    Fra materiali inediti, documenti audio e video, foto, manifesti, rarità e memorabilia, l'esposizione rappresenta una nuova tappa nel percorso di conservazione e valorizzazione del patrimonio della memoria di Stratos, che ha fatto della ricerca sulla vocalità il tratto distintivo del proprio percorso artistico.
    Se il "primo movimento" presentava un nucleo di materiali riguardanti Demetrio Stratos e il suo rapporto con altri artisti, John Cage su tutti, lo spirito di questo "secondo movimento" è l'apertura della ricerca vocale del musicista alla dimensione extraeuropea, alle musiche dal mondo e alla loro relazione con la diplofonia (l'emissione contemporanea di due suoni dalla laringe) con il canto armonico che in 'Fino ai limiti dell'impossibile' trova il suo culmine in una delle stanze di Palazzo Malagola appositamente dedicata all'ascolto immersivo.
    "Intorno ai limiti del linguaggio prende dunque corpo il secondo movimento dell'esposizione dei materiali. Ed è qui che assumono il loro pieno valore due modi che non solo Stratos pratica, ma che esprime pedagogicamente nella loro piena consapevolezza tecnico-anatomica: il controllo del respiro e la ripetizione, che risuonano sia in Antonin Artaud che nella ricerca da autodidatta sul canto difonico" ovvero quell'insieme di tecniche vocali che permettono di far emergere gli armonici naturali della voce, affermano Enrico Pitozzi ed Ermanna Montanari.
    Alla documentazione appartenente all'archivio - tra cui materiali audiovisivi di performance, lezioni e concerti, appunti preparatori, stampe di fotografi, strumenti musicali, oggetti e cimeli vari- si aggiungono per questo "secondo movimento" documenti inediti sulle performance di Stratos, a partire da quelle che convocano Antonin Artaud e quelle relative a Le milleuna, lavoro in collaborazione con Nanni Balestrini e la coreografa Valeria Magli. E poi ancora materiali riguardanti la sua partecipazione al progetto/happening del 1978 Il treno di John Cage, il suo contributo come autore delle musiche Satyricon diretto da Gabriele Salvatores nella stagione '78-79 del Teatro dell'Elfo. Oltre al focus sulle musiche extra-europee, un altro nucleo tematico attorno al quale è organizzata la mostra è quello sul "gesto": il gesto vocale, i gesti che mettono in campo il corpo e la voce.
    Ben 7 gli ambienti differenti in cui si articola la mostra: una sala sarà dedicata a manifesti che attraversano la storia degli Area e di Stratos solista, una sala cinema con materiali audiovisivi di lunga durata, una sala dedicata a materiali cartacei e fotografici con frammenti di materiali audiovisivi da fruire in un monitor "d'annata"; tre sale dedicate all'ascolto di cui una per ascolto immersivo, una con proposta di ascolti in cuffia associati a materiali esposti all'interno della sala e una sala con una selezione di ascolti che il pubblico potrà scegliere da un menù touch.
    La mostra, che ha come curatori associati Marco Sciotto e Dario Taraborrelli, è a ingresso gratuito. Per questa nuova occasione, verrà realizzata una versione aggiornata del catalogo pubblicato da Sigaretten Edizioni Grafiche dal titolo 'Noi non crediamo nello stile. La ricerca vocale di Demetrio Stratos 1970-1979', comprendente sia il Primo - Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo - che il Secondo movimento, Fino ai limiti dell'impossibile. (ANSA).
   

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