Cultura

Mondrian e la seconda vita di Composition n.II 1930

Francesco Visalli ha ricostruito la storia dell'opera

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 DIC - In Olanda è stato appena pubblicato, sulla rivista Rode Haring, un saggio dell'artista romano-triestino d'adozione Francesco Visalli: è un estratto della più ampia ricerca (condotta tra il 2019 e 2021) con la quale lo studioso ha inteso dimostrare che l'opera di Mondrian (B219) "Composition n.II 1930" (olio su tela 51x51), venduta all'asta da Sotheby's il 14 novembre 2022, in origine non era come la conosciamo oggi. In quasi 100 anni di storia del dipinto, nessuno si era mai accorto che Mondrian lo aveva sensibilmente modificato.
    La vendita record di 51 milioni di dollari è stata frutto di un accordo pre-asta con il compratore, come già rivelato dal New York Times il 16 novembre 2022 a firma di Zachary Small.
    Tuttavia è passato inosservato che non fosse lo stesso dipinto del 1930. Visalli ha ricostruito i primi anni di storia travagliata del dipinto. Poco dopo la sua creazione l'opera venne esposta in occasione della mostra Cercle et Carré alla Galerie 23 di Parigi, tra aprile e maggio 1930. Subito dopo Mondrian inviò il dipinto in Svezia a Otto Carlsund, un artista svedese residente a Parigi, che aveva organizzato la mostra Art Concret nell'ambito dell'esposizione di Stoccolma 1930. L'esito della mostra fu un totale fallimento, al punto che alcuni investitori sequestrarono parte delle opere di vari artisti internazionali. Tra queste anche quella di Mondrian. Ci vollero oltre tre anni per riuscire a recuperarle, grazie anche allo sforzo di uno degli artisti partecipanti, Amédée Ozenfant.
    Fu quindi nella metà del '33 che Mondrian ha potuto riavere il suo dipinto. Nel gennaio del 1937 l'opera venne nuovamente esposta alla Kunsthalle Basel alla mostra Konstruktivisten. "Ma già non era più come in origine. Tra il 1934 e 1936 Mondrian - sostiene Visalli - aveva sensibilmente ridotto lo spessore delle linee. Probabilmente spinto dalla necessità di restaurarla, ha anche colto l'occasione per variare (e forse a modo suo correggere) il bilanciamento della composizione. Questa era una caratteristica del suo percorso creativo, sempre teso alla ricerca del perfetto equilibrio". Se si osserva il confronto, "cambia drasticamente la composizione: linee e piani ora hanno un equilibrio dinamico perfettamente armonico. L'opera ha quindi avuto due vite: la prima dal 1930 al 1934/35, la seconda dal 1935 ad oggi. Le modifiche introdotte da Mondrian dovranno risultare da accurate analisi che si spera il nuovo proprietario faccia eseguire", conclude. (ANSA).
   

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