(ANSA) - TORINO, 09 GEN - Camera, il Centro Italiano per la
Fotografia di Torino, ospiterà dal 14 febbraio una nuova mostra:
Henri Cartier-Bresson e l'Italia. Organizzata in collaborazione
con la Fondation Henri Cartier-Bresson, a cura di Clément
Chéroux e Walter Guadagnini, è un percorso tra 160 scatti e
materiale d'archivio da cui emerge uno straordinario spaccato
del nostro paese.
Henri Cartier-Bresson e l'Italia, accompagnata da un catalogo
edito da Dario Cimorelli Editore, è una mostra scandita
cronologicamente dai viaggi di Cartier-Bresson attraverso la
penisola a partire dagli anni Trenta. Nel 1932 Cartier-Bresson
visita infatti l'Italia per la prima volta, definendo alcune
tematiche che caratterizzeranno tutta la sua produzione come la
straordinaria gestione dello spazio dell'immagine, il rapporto
tra realtà e finzione, la capacità di cogliere l'istante.
Al suo ritorno in Italia dopo la seconda guerra mondiale in
qualità di fotoreporter, realizza servizi per diverse testate
internazionali che documentano non solo il disagio del contesto
sociale meridionale, ma anche le straordinarie tradizioni e le
novità introdotte dalla riforma agraria. Nello stesso periodo si
sposta tra Roma, Napoli e Venezia, fotografando la vita
quotidiana delle città e ritraendo gli intellettuali dell'epoca.
Negli anni Settanta si focalizza poi sul rapporto tra uomo e
macchina e sull'industrializzazione, in particolare del Sud:
sono di quegli anni i servizi sullo stabilimento Olivetti di
Pozzuoli e su quello dell'Alfa Romeo di Pomigliano d'Arco.
Del torinese Moncalvo sono in mostra 60 stampe vintage,
provenienti dall'Archivio Riccardo Moncalvo e da collezioni
private, in bianco e nero e a colori, che ripercorrono quasi 60
anni di storia. L'esposizione e il relativo catalogo sono a cura
di Barbara Bergaglio con testi della curatrice, di Walter
Guadagnini e di Andrea Tinterri. (ANSA).
Henri Cartier-Bresson e l'Italia, da febbraio a Camera
Dal 14 in 160 scatti uno straordinario spaccato del Paese