(ANSA) - PALERMO, 09 GEN - Sarà la mostra I Tesori d'Italia -
Il '900 delle Fondazioni. Da Giorgio De Chirico a Lucio Fontana,
in programma nella prestigiosa sede di Villa Aurea, all'interno
dell'area archeologica, ad inaugurare il ciclo di grandi eventi
che vedranno la città di Agrigento protagonista in qualità di
Capitale italiana della cultura per tutto il 2025.
L'esposizione, che rappresenta la seconda sessione delle tre
previste nel progetto dell'intera rassegna, promossa da Parco
Valle dei Templi di Agrigento e prodotta da Consorzio Progetto
Museo, sarà inaugurata sabato 18 gennaio alle 15.30, mentre
aprirà al pubblico il 19. La mostra, curata da Pierluigi
Carofano e Anna Ciccarelli, intende racchiudere in un unico
percorso la storia dell'arte italiana, esponendo attraverso 25
opere (tutti dipinti e 1 scultura) di 22 artisti, tutte le 20
regioni del Paese. Questi capolavori, legati alle regioni di
riferimento degli artisti, indicano le principali correnti
artistiche che hanno attraversato l'Italia durante tutto il
'900, senza tralasciare però anche gli ultimi anni del XIX
secolo. Una esposizione resa possibile grazie all'immenso
patrimonio messo a disposizione, con speciali prestiti, dalle
Fondazioni bancarie e culturali nazionali.
Una storia dell'arte che è, al contempo, storia del Paese
stesso, in un racconto che non intende essere esaustivo, ma che
si sviluppa attraverso opere per lo più sconosciute al pubblico,
e che diventano qui simboliche della vastità del tesoro
artistico e culturale italiano. Il progetto, realizzato dal
Parco Valle dei Templi di Agrigento e Consorzio Progetto Museo,
ha reso possibile, per la prima volta, celebrare una capitale
della cultura italiana con i riferimenti e le radici culturali
dell'intero Paese e non solo di un singolo territorio.
Il percorso espositivo guida il visitatore alla scoperta dei
tesori artistici con una varietà di linguaggi realizzati
nell'arte figurativa italiana. Dal Naturalismo e al Verismo, di
Francesco Michetti (Abruzzo), Antonio Mancini (Lazio) e di
Vincenzo Gemito (Campania) e di Giuseppe De Nittis (Puglia), al
Divisionismo di Giuseppe Pellizza da Volpedo (Piemonte), di
Angelo Barabino (Liguria) e di Umberto Boccioni (Calabria),
passando dal Secondo Futurismo, di Fortunato Depero (Trentino)
e di Ivo Pannaggi (Marche), alle visioni metafisiche di Giorgio
Morandi (Emilia), Giorgio De Chirico (Italia), di Mario Sironi
(Sardegna) e di Filippo de Pisis (Romagna). Proseguendo dal
Neorealismo di Renato Guttuso (Sicilia), per il Cubismo di Gino
Severini (Toscana), l'Arte informale di Emilio Vedova (Veneto),
di Afro Basaldella (Friuli-Venezia Giulia), e di Alberto Burri
(Umbria), lo Spazialismo di Lucio Fontana (Lombardia) e, infine,
il New Dada di Gino Marotta (Molise), Francesco Nex (Valle
D'Aosta), fino all'Astrattismo di Carla Accardi (Basilicata) con
un'opera inedita.
La mostra, pensata per essere architrave narrativo di
Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, è stata curata
da Beatrice Buscaroli, Daniela Alejandra Sbaraglia e Alessandro
Tosi, e gode del patrocinio del ministero della Cultura, della
Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità
Siciliana, della Città di Agrigento. (ANSA).
I Tesori d'Italia apre eventi Agrigento Capitale Cultura
La mostra racconta la storia dell'arte del Paese