Cultura

Capitale della cultura, Pesaro cede lo scettro ad Agrigento

Durante la cerimonia ripercorso un anno di eventi

Redazione Ansa

La città di Pesaro ha concluso ufficialmente il suo anno di 'Capitale italiana della cultura 2024' e passa lo scettro ad Agrigento. Un anno "magico", come l'ha definito il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, evidenziando il coinvolgimento e il supporto della cittadinanza: "I pesaresi hanno sentito proprio questo progetto, contribuendo al suo successo". Ma sono soprattutto i numeri a parlare. "Più di 110mila presenze negli oltre 1.000 eventi dell'anno; più che raddoppiati i visitatori dei musei. A questo si aggiungono i tour tematizzati, con oltre 250 appuntamenti. Con "50x50: Capitali al quadrato" quasi 600 eventi hanno coinvolto più di 1.500 enti e partner, con un aumento di turisti del 30% nei periodi di bassa stagione e del 15% durante il resto dell'anno".

Lo scambio di consegne è avvenuto con una cerimonia all'Auditorium Scavolini della città marchigiana, alla presenza del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, del sindaco padrone di casa Andrea Biancani, e di quello di Agrigento Francesco Miccichè. Oltre che del governatore delle Marche Francesco Acquaroli e dell'europarlamentare Matteo Ricci, già sindaco della città. Pesaro ha celebrato i successi ottenuti e rilanciato la propria candidatura a Capitale europea della cultura per il 2033. E a tal proposito, a raggiungere la città di Gioachino Rossini è stato anche Rodolfo Ziberna, primo cittadino di Gorizia che, insieme a Nova Gorica, sarà la Capitale europea della cultura 2025. "Quando una città è Capitale della cultura, lo rimane per sempre", ha sottolineato il sottosegretario Mazzi, ricordando che "la cultura è un'occasione di crescita, è economia, è industria ed è anche veicolo di pace". Il successo dell'iniziativa "50x50 Capitali al quadrato" è stato citato come esempio virtuoso di partecipazione diffusa, coinvolgendo tutti i comuni della provincia.

Tra gli ospiti dell'evento, anche Neri Marcorè, attore e ambasciatore culturale marchigiano, che ha evidenziato che "gli armamenti tirano più della cultura", proseguendo però con una riflessione profonda sul potere della cultura: "A differenza delle armi non ha effetti immediati, ma si manifesta a lungo termine". "È uno strumento di pace che abbatte pregiudizi e apre la mente", ha aggiunto l'attore e regista, che ha inoltre elogiato la capacità delle Marche di valorizzare la diversità del territorio, sottolineando l'importanza di continuare a investire nelle arti. Miccichè, sindaco di Agrigento, ha definito "pesante" il testimone raccolto e ha posto l'obiettivo di rendere il territorio siciliano più europeo: "La nostra storia millenaria ci insegna che siamo già una capitale della cultura, ma dobbiamo migliorare in infrastrutture e decoro urbano". "Il progetto 50x50 sarà replicato in Sicilia, coinvolgendo anche Lampedusa", ha aggiunto. Il presidente della Regione Acquaroli ha esortato a fare squadra per valorizzare il patrimonio locale: "Si può vivere di cultura solo se si uniscono le forze. Pesaro ha mostrato a tutti le potenzialità del nostro territorio". La giornata si è conclusa con la Notte bianca della cultura, un evento che ha animato gli spazi artistici della città, suggellando l'eredità di un anno straordinario.

Pesaro, forte del suo percorso, punta ora a "nuove ambizioni e a consolidare il ruolo della cultura come motore di crescita, dialogo e innovazione, come ha detto l'eurodeputato Ricci. Agrigento, con le sue peculiarità ed eventi, tenterà di fare altrettanto.

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