Cultura

A Roma il Catalogo con il Reliquiario di Montalto delle Marche

Presentazione il 18 gennaio a Castel Sant'Angelo a Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - MONTALTO DELLE MARCHE, 12 GEN - Ritorna dove iniziò la storia con la terra picena, scavalcando i secoli e passando tra le corti più importanti del Rinascimento fino ad arrivare nelle mani di Papa Sisto V, il Reliquiario, prezioso manufatto al centro del catalogo "Museo Sistino Vescovile di Montalto", che il pontefice donò "alla sua patria carissima", Montalto delle Marche.
    Sarà presentato il 18 gennaio, alle 16, a Castel Sant'Angelo a Roma, proprio nel luogo dove il pontefice prelevò nel 1587 il prezioso manufatto, simbolo dell'attaccamento di Sisto V (al secolo Felice Peretti, originario di Montalto, anche se è nato il 13 dicembre 1521 a Grottammare) alla città dove ha vissuto per anni.
    A presentare il catalogo sarà Gabriele Barucca, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova, grande conoscitore del nostro territorio in quanto ex funzionario della soprintendenza di Urbino e studioso di oreficerie. A moderare sarà Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani. L'appuntamento (il catalogo era tra progetti presentati alla Regione Marche per i festeggiamenti del Cinquecentenario della nascita di Papa Sisto V) è il momento clou di un percorso che ha visto un convegno sul tema, tenutosi a Montalto il 26 febbraio 2023, poi la mostra del Reliquiario ai Musei Vaticani a Roma (dal 15 giugno al 15 settembre). E tante altre iniziative con il coinvolgimento di illustri studiosi, tra cui Anna Rosa Calderoni Masetti, esperta a livello europeo dello "smalto en ronde-bosse", tecnica con cui è stato realizzato l'oggetto sacro.
    La storia del Reliquiario è ben rintracciabile dalla sua presenza negli inventari dei Principi delle corti più importanti d'Europa ed è ricca di aneddoti. Il nucleo originale compare nell'elenco del Tesoro di Carlo V di Francia (1379-1413), cui va presumibilmente attribuita la commissione anche dei magnifici smalti a tutto tondo su oro (en ronde bosse). L'attuale aspetto del Reliquiario di Montalto risale alle modifiche volute da Barbo, che lo inserisce in una struttura monumentale in argento dorato di straordinaria qualità. Nel 1587 Papa Sisto V, individua il prezioso oggetto dal Tesoro Vaticano e lo dona alla cittadina di Montalto, nelle Marche, sua "patria carissima", dove è tuttora conservato. (ANSA).
   

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