Cultura

Opere d'arte con materiali di scarto raffigurano stelle di sport

Mostra a Pesaro, una monoposto F1 con rifiuti alluvione in E-R

Redazione Ansa

(ANSA) - PESARO, 15 MAR - Opere d'arte realizzate con materiale di scarto dal laboratorio artistico del Gruppo Hera: a Palazzo Ducale di Pesaro, sede della Prefettura, esposti 29 lavori artistici, tutti con tema sportivo, solo una selezione delle circa mille opere realizzate in 25 anni dalla piattaforma artistica Scart che trasforma gli scarti industriali in opere d'arte con la collaborazione di prestigiose Accademie di Belle Arti, fra cui quelle di Firenze, Ravenna e Rimini. La mostra "Scart, il lato bello e utile del rifiuto", organizzata da Marche Multiservizi (Gruppo Hera) è stata inaugurata il 15 marzo e sarà visitabile fino al 22 aprile.
    Le realizzazioni esposte propongono un viaggio fra ciclismo, calcio, sci, nuoto e numerosi altri sport, tutti tenuti assieme dal filo del riuso: rifiuti che attraverso l'arte diventano a loro modo immortali e raccontano un modo diverso di concepire le risorse e il nostro rapporto con il pianeta. Tra le opere, 17 ritratti di grandi dimensioni che immortalano stelle internazionali dello sport. Paola Egonu prende vita grazie al collage di rifiuti diversissimi fra loro, fra cui bottoni, smalti, cerniere, plastica di cioccolatini, pezzi di gioielli.
    Lionel Messi è rappresentato da avvolgibili per tapparelle e tessuto di scarto per materassi, Marco Pantani in maglia rosa è realizzato invece con sfridi di plastica, ritagli di pelle e scarti di mosaico. Mentre Federica Pellegrini emerge dall'acqua fra brillantini, laccetti di pelle, gioielli e cravatte. A Pesaro non poteva mancare l'immagine di Valentino Rossi (riprodotta con in buona parte con guarnizioni in gomma e tessuti tecnici) e del quasi conterraneo Marco Simoncelli, morto a Sepang nel 2011 (smalti, ritagli di pelle, contenitori in tetrapack e altro). Una sezione comprende tre ritratti dedicati ad Ayrton Senna, realizzati nel 2024 per i 30 anni dalla scomparsa.
    All'inaugurazione presenti, tra gli altri il prefetto di Pesaro Urbino Emanuela Saveria Greco, il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, l'amministratore delegato di Marche Multi Servizi Mauro Tiviroli, il curatore della mostra Maurizio Giani Accanto ai quadri, 12 statue a grandezza naturale che cristallizzano gesti tecnici di atlete e atleti nell'attimo, ad esempio, di una battuta di tennis, di un tiro da tre punti a basket o della chiusura colpo a golf. A rafforzare il messaggio di circolarità, ogni opera è realizzata con rifiuti tipici di quella disciplina sportiva. La pallavolista nasce recuperando una vecchia rete di gioco, scarti di materiale tecnico sportivo, nastri in pelle e sintetici, frammenti plastici o ritagli di gomme, ritagli di pelli, scarti di merceria e retine. Il cestista prende forma da palloni da basket inutilizzabili, tessuti di una muta di basket e bottiglie di plastica.
    L'opera di maggior impatto è esposta sotto al porticato del Palazzo Ducale, a richiamo della mostra allestita all'interno; una monoposto F1 rossa, anch'essa a grandezza naturale (circa 4,4 metri) realizzata con rifiuti provenienti dall'alluvione in Romagna del maggio 2023, che ha visto Hera protagonista nella raccolta e nel trattamento dei rifiuti provocati dal terribile evento. Un'opera, dunque, che non parla solo di riciclo, ma anche della necessità di proseguire l'impegno verso la decarbonizzazione del pianeta e il contrasto ai mutamenti climatici.
    "Questa mostra è un'iniziativa che attraverso la bellezza delle opere esposte vuole lanciare un messaggio potente raccontando come un bene materiale quale quello dei rifiuti, troppo spesso demonizzato, possa diventare una risorsa capace di creare valore - spiega l'Ad di Marche Multiservizi Tiviroli che ringrazia la prefetto Greco per aver concesso l'utilizzo della Sala Laurana -. Una bellissima iniziativa che rafforza la strategia messa in campo dalla nostra azienda per promuovere ed attuare i valori dell'economia circolare". (ANSA).
   

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