Chi mai si sarebbe immaginato di vedere un film di Asia Argento così. Un lavoro come 'Incompresa' in cui la regista-attrice spiega, quasi a giustificarsi, del perché è diventata nel tempo così dark, maledetta e plumbea.
Vediamo così la ragazzina alle prese con i primi amori impossibili, giocare con la sua amichetta del cuore a giochi innocenti e trasgressivi (Big Jim che violenta una Barbie), tentare il suicidio, assistere all'arresto di entrambi i genitori per coca, scoprendo, ogni volta di più, quanto è dura andare da una casa all'altra, con tanto di gabbietta sottobraccio con l'unico amico certo, il suo amato gatto nero.
Il film, ambientato esattamente nel 1984 e prodotto da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside con Rai Cinema, in co-produzione con Paradis Films e Orange Studio, non nasconde affatto il suo carattere autobiografico. Girato tra Roma e Torino e con nel cast anche Max Gazze' e Gianmarco Tognazzi, mostra coincidenze impressionanti. La lunga relazione sentimentale di Dario Argento con Daria Nicolodi, madre di Asia, si conclude infatti nel 1983 (solo un anno prima di quando si svolge il film). E nel 1984 Asia aveva appunto nove anni come la protagonista Giulia Salerno.
Asia Argento, 'Incompresa' in cerca di affetto
Passato a Un Certain Regard il film italiano