Cultura

David: miglior film Anime nere di Munzi

Miglior attrice Margherita Buy, miglior attore Elio Germano

Redazione Ansa

In un David di Donatello con l'ingombrante presenza di Quentin Tarantino, Il piccolo grande film ANIME NERE di Francesco Munzi che scava nelle radici della 'ndrangheta sbanca e si porta a casa nove statuette (miglior film, regista, canzone originale, produttore, fonico di presa diretta, fotografia, montatore, sceneggiatura, musicista). Segue IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone che oltre al premio ad Elio Germano come miglior attore protagonista guadagna altri tre premi tecnici: miglior truccatore, acconciatore, scenografo e costumista.

Infine MIA MADRE di Nanni Moretti vince sul fronte femminile con i David andati alla miglior attrice protagonista e non protagonista (Margherita Buy e Giulia Lazzarini). A portarsi a casa qualcosa è anche la divertente commedia NOI E LA GIULIA di Edoardo De Leo che guadagna il meritatissimo premio al miglior attore non protagonista andato a Carlo Buccirosso e il David Giovani a dimostrazione della sua capacità di conquistare anche un pubblico giovane. Conduzione calibrata di Tullio Solenghi che ha gestito la serata e anche l'ingombrante presenza di Quentin Tarantino che, dopo aver ritirato due premi per Pulp Fiction (miglior film straniero 1995) e per Django Unchained (miglior film straniero 2013) ha definito il suo stile: ''Una combinazione malsana di violenza terribile, sangue e comicità. Ci vuole questo per essere davvero un film alla Tarantino. Io unisco queste due cose''.

Vestito all black, il regista ha più volte fatto il segno di vittoria verso il pubblico mimando il balletto di John Travolta in Pulp fiction. E dalla serata arriva anche la notizia di una futura collaborazione tra il regista americano e Ennio Morricone: "Tarantino mi aveva offerto di realizzare la colonna sonora di un suo prossimo film e avevo rifiutato. Ora lui è venuto a casa mia a parlarmene e ho accettato" ha detto il compositore, stupendo anche Tarantino.

Momenti commoventi ce ne sono stati diversi durante la serata. Sicuramente quando sono scorse le immagini, con tanto di dedica, degli artisti scomparsi ultimamente: Virna Lisi, Manuel De Sica, Monica Scattini, Giorgio Faletti, Manrico Gammarota, Anita Ekberg, Claudio Caligaris, Giacomo Furia, Callisto Cosulich e Francesco Rosi. Ma anche quando hanno ricevuto i premi le due donne di MIA MADRE, Giulia Lazzarini (che si è visibilmente commossa dicendo ''bisogna sempre essere sorpresi nella vita, se no ci si annoia'') e Margherita Buy mentre Nanni Moretti ha accompagnato le due premiazioni con gli occhi lucidi. Al RAGAZZO INVISIBILE di Gabriele Salvatores vanno solo gli effetti speciali mentre SE DIO VUOLE vince con Edoardo Falcone, miglior regista esordiente. Infine, BELLUSCONE UNA STORIA SICILIANA di Franco Maresco è risultato il miglior documentario di lungometraggio e BIRDMAN di Alejandro Gonzales è invece risultato il miglior film straniero. Alla fine un bel messaggio sul cinema dell'anziano maestro Ermanno Olmi.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it