Cultura

Depardieu, a Cannes isteria collettiva

Movimento anti-governo? Finti eredi 68, fanno spazio alla Le Pen

Redazione Ansa

(ANSA) - CANNES, 15 MAG - "Cannes è ormai un luogo pervaso da un'isteria collettiva che non produce più nulla. E' diventata un luogo di pornografia esibita dove tutti vanno in brodo di giuggiole per Rocco Siffredi che sale le 'marches' in compagnia di due ragazzotte vestite come capita. Le 'marches' non fanno più per me anche se ci sarebbero dei bei film da vedere, magari". Sulla Croisette si abbatte il ciclone Gerard Depardieu, protagonista di 'Tour de France' di Rachid Djaidani, passato alla Quinzaine des Réalisateurs.
    "I movimenti anti-governativi? Gente che si prende per erede del '68, ma il risultato si vede già: si fa spazio alla bionda (Marine Le Pen). C'è talmente tanta merda oggi in Francia che il conto lo paghiamo tutti, soprattutto i più poveri. Ragion per la quale il mondo si ritroverà presto con una Le Penin quel posto", attacca Depardieu.
    Nel film, in coppia con il rapper Sadek, l'attore è un muratore visionario, avido di cultura quanto istintivo nei suoi bisogni e nelle sue passioni.
   

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