(ANSA) - ROMA, 22 OTT ''Al mio film ho messo una data, il 13 maggio 2016. Un modo per far capire che e' stato girato prima del golpe in Turchia del 15 luglio. Cosi' Rosso Istanbul diventa un po', a modo suo, un film storico''. Cosi' stamane Ferzan Ozpetek al MIA, il Mercato Internazionale dell'Audiovisivo che si tiene durante la Festa di Roma, parla del suo ultimo lavoro girato, tra paure e tanta nostalgia appunto in Turchia. ''Certo l'atmosfera - aggiunge il regista -, e un certo clima si sentiva mentre giravamo. Un uomo si e' fatto esplodere mentre arrivava sul set il direttore fotografia, ma in una citta' di 19 milioni di abitanti, e in cui tornero' domani per la post-produzione, alla fine certe cose non si avvertono troppo''. Girato interamente a Istanbul, e liberamente tratto dal omonimo successo editoriale del regista de Le fate ignoranti, questo lungometraggio e' una co-produzione italo-turca realizzata da R&C Produzioni (Roma) e BKM (Istanbul) con Faros Film, Imaj e con Rai Cinema. Il film, che si annuncia una sorta di noir e di cui si sono viste stamane alcune sequenze, e' girato in turco con tutti notissimi attori locali. ''In gran parte, il romanzo, da cui e' tratto il film, e' autobiografico, ma in molte parti ho deviato, non mi andava di ripetere quello che avevo scritto. E' stata comunque un'esperienza bellissima tornare dopo venti anni a girare in Turchia. Mi sono successe cose commoventi come, ad esempio, incontrare una donna che somigliava tanto a mia madre. Insomma tanta nostalgia''. Comunque tornare a girare a Istanbul dopo il Bagno turco, spiega Ozpetek:''mi ha anche un po' terrorizzato. Mi capitava di parlare sul set in italiano agli attori, ma per quanto riguarda il pericolo non ne ho provato piu' di tanto, oggi il pericolo e' dovunque. Certo qualche problema l'abbiamo avuto - aggiunge -, non abbiamo potuto girare nella zone delle 'madri del sabato' (gruppo di donne che si ritrovano a piazza Galatasaray a Beyoglu Istanbul per protestare contro le tante sparizioni, ndr), ma quello che ho piu' notato di questa citta' e' il fatto che ormai e' un cantiere a cielo aperto e cosi' il tema musicale del film saranno proprio questi questi rumori''. Il film racconta il ritorno dall'estero a Istanbul dello scrittore-editore Orhan Sahin su invito del famoso regista Deniz Soysal per lavorare al suo libro. Fin dal primo giorno, Orhan si trova avvolto in una fitta tela di relazioni complicate, amici misteriosi e familiari di Deniz. Il tutto per riscoprire in lui sentimenti da tempo dimenticati. Sceneggiato dal regista con Gianni Romoli e Valia Santella, Rosso Istanbul e' stato girato in circa sette settimane con un budget di cinque milioni e mezzo diviso equamente tra Turchia e Italia dove uscira' a fine febbraio, primi di marzo con la 01. Ma il regista italo-turco non si ferma qui, gia' a giugno sara' dietro la macchina da presa per girare Napoli velata.
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