(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV - "Per un newyorkese
trapiantato come me il silenzio è merce rara", dice Martin
Scorsese parlando all'Osservatore Romano di 'Silence' il suo
film ambientato nel Giappone degli shogun Tokugawa e delle loro
persecuzioni contro chi si convertiva alla fede cristiana. Il
regista è stato ricevuto dal Papa.
"Sono sempre stato abituato a vivere in un contesto in cui si
intrecciavano le grida dei venditori ambulanti, l'arrotino che
cercava clienti per strada, i vicini di casa che litigavano in
molte lingue diverse - dice Scorsese -. A Little Italy il
silenzio proprio non sapevamo che cosa fosse. Era come un
villaggio ottocentesco pieno di caos. Per questo quando ne avevo
bisogno mi rifugiavo in una piccola chiesa cattolica. O nel buio
di un cinema.
Scorsese a Osservatore Romano su Silence
Regista parla del suo film 'giapponese' dopo incontro col Papa