Cultura

Spike Lee, il razzismo è anche da voi

"Pensate a arabi e migranti". Nel film immagini Charlottesville

Redazione Ansa

(ANSA) - CANNES, 15 MAG - Alza solo una volta il pugno chiuso rivolto a un giornalista, ma Spike Lee, da sempre difensore dei diritti dei neri, ha parole dure per Donald Trump (che non chiama mai per nome, ma solo evoca con "quel figlio di.. . che sta alla Casa Bianca") e, a fine conferenza stampa di BlacKkKlansman, in concorso al Festival di Cannes, fa riferimento all'Europa. "Non è che voi siete messi meglio, basti pensare a come trattate arabi e migranti. Il razzismo - ribadisce più volte il regista - è un fenomeno mondiale. E questo film ha solo la voglia di far aprire gli occhi alla gente".
    BlacKkKlansman la storia di Ron Stallworth (interpretato da John David Washington e Adam Driver allo stesso tempo) poliziotto afroamericano che negli anni '70 s'infiltrò nel Ku Klux Klan di Colorado Springs e ingannando il Grand Wizard David Duke (Topher Grace) riuscì a salire di grado fino ai vertici locali. Un film ancora attuale, spiega il regista, colpito dalla manifestazione di Charlottesville, di cui mostra le immagini reali.
   

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