Come ricorda il titolo, 'Un giorno di Pioggia a New York', l'ultimo film di Woody Allen è un vero e proprio omaggio alla Grande mela, una città che ti avvolge e coccola se parli la sua lingua, ma a volte ti strangola (se vieni dalla provincia). E questo ultimo lavoro del regista di 'Provaci ancora Sam' è anche un omaggio a tutti i suoi temi, al suo umorismo filosofico ammantato di nichilismo in un film, tra l'altro, realizzato ai tempi del MeeToo.
Un incontro, quest'ultimo, che la ragazza definirà "la cosa più bella mai incontrata dopo la pillola del giorno dopo". E Gatsby? È per tutto il tempo in attesa che Ashleigh si liberi, ma non sta certo con le mani in mano. Lui che è un newyorkese vero di famiglia benestante, un ragazzo appassionato di gioco d'azzardo, musica jazz e blues come della New York di un tempo, si ritroverà a girare un improvvisato film accanto alla bella Shannon (Selena Gomez) e a ritrovarsi in una festa di famiglia dove scoprirà qualcosa sulla madre davvero incredibile. "Ho sempre amato le vecchie commedie romantiche di Hollywood - dice Allen -, le trovo davvero meravigliose. Questa - aggiunge - è una storia d'amore e mi piaceva moltissimo l'idea di ambientarla in una romantica New York piovosa". E ancora il regista: "Penso che questo sia un film positivo e che Gatsby, alla fine del weekend, trovi comunque se stesso a un rapporto migliore con sua madre. E poi, come dice Gatsby, New York ha un piano tutto suo e il tempo è sempre contro di te. Puoi cercare di controllarlo o di manipolarlo un po', ma alla fine devi arrenderti". Infine, direttore della fotografia di 'Un giorno di Pioggia a New York', il nostro Vittorio Storaro
Woody Allen omaggia la Grande Mela nel suo film più difficile
In sala dal 28 novembre Un giorno di pioggia a New York