(ANSA) - NEW YORK, 26 NOV - Mentre continuano le trattative
per l'acquisto dell'Egyptian Theatre a Los Angeles, Netflix
"salva" il Paris, l'ultimo monosala rimasto a Manhattan
garantendo un trampolino di lancio per le sue aspirazioni agli
Oscar. Il colosso dello streaming che sta cambiando il modo di
fare e fruire il cinema ha annunciato la firma di un contratto
di affitto a lungo termine per mostrare i suoi film nella
storica sala a pochi passi dal Plaza Hotel inaugurata nel 1948,
presente al taglio del nastro Marlene Dietrich e che in agosto
aveva chiuso i battenti, sembrava allora per sempre.
L'uso dello schermo del Paris per mostrare dal 6 novembre il
nuovo film di Noah Baumbach, "Marriage Story" (Storia di un
matrimonio) con Adam Driver e Scarlett Johannson, non e' stato
dunque una 'una tantum'. "Dopo 71 anni, la tradizione del Paris
continua e il cinema resta la meta per una esperienza
cinematografica unica nel suo genere", ha detto il capo del
content di Netflix Ted Sarandos annunciando l'accordo che
"preserva un'istituzione storica di New York e una casa per gli
amanti del cinema".
Il Paris ha alle spalle una storia importante: nato per mostrare
soprattutto film stranieri, ha introdotto il pubblico americano
ai capolavori di Roberto Rossellini, Federico Fellini, Pietro
Germi e Franco Zeffirelli. L'accordo e' stato raggiunto con
Sheldon Solow, un magnate del cemento proprietario, oltre che
del Paris, di numerosi grattacieli a Manhattan. L'estate scorsa
Solow non aveva rinnovato l'affitto a City Cinemas, la catena
che aveva ereditato la gestione del Paris: il 'canto del cigno'
era stato il documentario di Ron Howard su Luciano Pavarotti.
(ANSA).
Netflix salva il Paris, l'ultimo monosala di NY
Storica sala diventa base per aspirazioni Oscar