Dopo i rinvii obbligati a causa della pandemia sarà a Venezia in prima mondiale l'attesissimo "Dune", il kolossal della Warner diretto da Denis Villeneuve tratto dal romanzo cult fantascientifico del 1965 di Frank Herbert: il film sarà presentato il 3 settembre fuori concorso alla 78/a Mostra del Cinema diretta da Alberto Barbera. Stellare il cast, composto da Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, David Dastmalchian, con Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem. Nonostante indiscrezioni di qualche settimana fa in senso contrario, Dune dovrebbe uscire il primo ottobre nelle sale e lo stesso giorno per un mese sulla piattaforma in streaming Hbo Max, una decisione contestata da Legendary Entertainment che ha co-prodotto il film. Voci dell'approdo di "Dune" a Venezia erano già circolate a maggio, ma solo ora è arrivata la conferma. La proiezione in Sala Grande darà seguito a una lunga tradizione di titoli della Warner che debuttano in Laguna dopo le prime mondiali di "Joker", "E' nata una stella" e "Gravity", tutti film che dal trampolino veneziano sono diventati successi al box office e ai premi. Il franco-canadese Villeneuve, che ha firmato tra l'altro "Blade Runner 2049", a sua volta è stato per l'ultima volta al Lido con "Arrival" del 2016 prodotto dalla Paramount. "Dune" racconta il viaggio mitico ed emozionante di un giovane eroe, Paul Atreides, brillante, dotato di talento e nato per andare incontro a un destino più grande della sua comprensione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell'universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Sul romanzo di Herbert avevano tentato di cimentarsi senza arrivare in porto Alejander Jodorowski e Ridley Scott (che abbandonò il progetto per dedicarsi a "Blade Runner"), mentre la trasposizione del 1984 di David Lynch, con Kyle McLachlan, Silvana Mangano, Max Von Sidow e Sting, aveva fatto fiasco al botteghino pur diventando a suo modo un classico. La storia di Herbert ha come principale ambientazione il Pianeta desertico di Arrakis, dove dal ciclo vitale dei vermi delle sabbie si genera la Spezia, la merce più preziosa dell'Impero, essendo una droga capace di provocare preveggenza, essenziale anche nel pilotaggio delle grandi astronavi, e di allungare di centinaia di anni la vita umana. Villeneuve, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, ha girato a Abu Dhabi e la Giordania. Condizione essenziale che il regista aveva posto alla Warner prima di accettare il progetto era stata di poter realizzare dal libro due film. "E' un mondo troppo complesso che dipana il suo potere nei dettagli", aveva spiegato a "Vanity Fair" in un'intervista uscita in aprile all'inizio della pandemia. (ANSA).
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