(ANSA) - PESARO, 26 GIU - Al di là del bene e del male, il
film di Liliana Cavani del 1977, chiude questa sera la 57/a
Mostra del nuovo Cinema di Pesaro in versione integrala e
restaurata da CSC - Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà
con la supervisione della regista, con circa 10 minuti di tagli
recuperati a cura di Sergio Bruno. "La censura si è adeguata ai
tempi e ciò che era considerato da censurare trent'anni fa è
oggi comunemente accettato, se non addirittura ridicolo" ha
detto la regista, protagonista dell'Evento Speciale del Festival
pesarese, durante una tavola rotonda in cui è stato presentato
"Liliana Cavani.
Anche perché, nella maggior parte dei casi, "è un ufficio che
non è all'altezza della sua funzione". Ma Cavani non ha firmato
solo film-scandalo: durante la tavola rotonda, a cui hanno
partecipato Cristiana Paternò, Francesca Brignoli, Paola
Casella, Italo Moscati, Giacomo Ravesi, Ilaria Feole e il
co-fondatore della Mostra Bruno Torri, si è parlato dei tre film
da lei dedicati san Francesco, nel 1966, nel 1989 e nel 2014,
due dei quali per la Tv. "Il più grande intellettuale della
storia italiana, insieme a Dante - ha osservato Cavani -, una
figura che ha contribuito a donarmi una nuova visione del mondo
e a farmi comprendere il valore della fratellanza che
bisognerebbe riscoprire perché serve una coscienza sociale che
oggi non c'è". (ANSA).
Cinema: Liliana Cavani a Pesaro, censura rischia il ridicolo
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