L'immagine accecante sulla spiaggia mentre la giovane donna avanza tra le anziane pronta al rito di sangue di far uscire la disgrazia per far entrare la grazia è il plot già potente che proietta lo spettatore in un mondo arcaico, primitivo, misterioso nella Carnia friuliana come fosse la Foresta Nera dei fratelli Grimm. E' Piccolo Corpo, il film di Laura Samani che passa oggi alla Semaine de la critique, una coproduzione Italia-Francia-Slovenia Nefertiti Film con Rai Cinema.
La sua protagonista, la giovane mamma Agata che non si rassegna con la morte del bebè che finisca nel Limbo, intraprende un viaggio tra mille pericoli dal mare alle montagne più impervie, da sola. "Una donna coraggiosa - ci ha detto l'autrice - e molto moderna, una donna che si autodetermina molto contemporanea, poichè oggi dopo oltre 100 anni dall'epoca del film siamo ancora a cercare la stessa autodeterminazione, a sfidare gli altri per contare. Penso che non dobbiamo arrenderci e non parlo solo di donne ma di tutti coloro che sono mal rappresentati e colpiti nella diversità. Il 13 luglio - il giorno del ddl Zan al voto in Senato - è una data importante per tutti noi" . Nel film il personaggio fa conoscenza con Lince (Ondina Quadri), un ruolo 'gender fluid' si direbbe oggi, "una persona - sottolinea la Samani - come tutti siamo al di là dei generi". (ANSA).
Cannes: Samani, i Grimm in Carnia per Piccolo Corpo
Alla Semaine giovane coraggiosa al centro di una favola cruda