Cultura

Cannes, Dujardin e la parodia di James Bond

Ultimo capitolo 'Agente Speciale 117', in Italia con I Wonder

Redazione Ansa

(ANSA) - CANNES, 17 LUG - Sarebbe stato ideale presentare la nuova avventura comico-spionistica di Jean Dujardin (OSS 117: ALERTE ROUGE EN AFRIQUE NOIRE) il 14 luglio, nel pieno della grandeur francese. Ma anche un festival ha le sue logiche e una commedia fatta tanto per ridere non poteva trovar posto che all'ultimo miglio della maratona per cinefili. E così Cannes cala il sipario strizzando l'occhio al suo pubblico nazionale.
    La regia è affidata, dopo due episodi firmati da Michel Hazanavicius, ad un autore da festival come Nicolas Bedos, qui molto applaudito due anni fa per "Belle epoque". Bedos ha avuto l'assennatezza di non scostarsi troppo dal modello originale, facendo di Jean Dujardin un Belmondo degli anni 2000, autoironico quanto basta e capace di mettere a frutto la sua popolarità internazionale, tanto che il titolo per la distribuzione americana sarà "From Africa With Love" (in Italia 'Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Allarme rosso in Africa nera', con I Wonder). Un omaggio esplicito alla saga di James Bond prima maniera.
    Dujardin contro Connery? In qualche modo sì, tanto che la collocazione temporale della missione impossibile di OSS 117, alias Hubert Bonisseur de la Bath, si colloca in Kenya nel 1981, quando il continente è in preda a nuovi fermenti nazionalistici e i "bianchi" vengono visti come il fumo negli occhi, mentre loro si credono ancora eredi del colonialismo di una volta. Per aggiornare il copione, Bedos affianca al suo eroe spaccone una matricola appena promossa con la sigla di OSS 1001 (l'attore si chiama Pierre Niney ed è un biondino senza troppe pretese chiamato a riparare i danni della vecchia leggenda che si crede il miglior agente segreto del mondo).
    Il resto del copione si srotola senza particolari sorprese.
    OSS 117 sbarca in Africa come un conquistador pieno di pregiudizi e sicumera da vero francese; combina guai a ripetizione, è sempre politicamente scorretto, se la cava quasi senza accorgersene, mena le mani quando c'è da farlo e alla fine scoprirà che il suo mondo è finito per sempre. Ma qualcuno avrà il coraggio di dirglielo? (ANSA).
   

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