(ANSA) - NAPOLI, 22 LUG - ''Amo l'Italia e Napoli mi
stuzzica: quando l'ho visitata con un tour sotterraneo ho
provato sensazioni uniche. Ho avvertito la presenza di storie
profonde, tra luci e ombre, vorrei conoscere di più di questa
città, studiarla''.
Autore di titoli importanti come 'Moneyball - L'arte di
vincere' e 'Foxcatcher' (sull' 'assassinio del lottatore
campione olimpico Dave Schultz per mano di un rampollo della
famiglia Du Pont), due volte nominato agli Oscar e miglior
regista a Cannes, sta lavorando a un nuovo progetto che non
vuole svelare: ma sarà ancora una storia vera? "Le storie vere
mi interessano - si limita a dire Miller, per qualche settimana
in Europa - non mi piace però ridurle a semplice fiction, cerco
di mettere in luce i particolari trascurati'. Ha diretto attori
come Brad Pitt, Steve Carell, Mark Ruffalo, i suoi film hanno
fatto incetta di premi e candidature. A cominciare da Capote,
nel 2005, il suo esordio (dopo il documentario The Cruise), che
portò all'Oscar uno straordinario Philip Seymour Hoffman,
l'amico di gioventù. ''Fu il primo a cui pensai quando questo
progetto si concretizzò dopo un lungo periodo di gestazione''.
La pandemia ha cambiato anche la sua New York, il cinema
riuscirà a raccontarci come e quanto sono mutate le nostre vite?
''Ci vorranno almeno 50 anni per parlare degli effetti del
Covid, nessuno sa dove stiamo andando, anzi credo che il futuro
ci sfiderà, andrà oltre quanto possiamo prevedere noi oggi,
siamo sul precipizio di una crisi con effetti inimmaginabili''.
Bennett Miller ha condiviso il premio Capote 2021 con lo
scrittore Erri De Luca. (ANSA).
Cinema: Bennett Miller, amo l'Italia e Napoli mi stuzzica
Ischia Global, regista di Capote: racconteremo Covid tra 50 anni