Cultura

Degli Esposti: Maraini, "Era grazia, ironia e intelligenza"

Il dolore della scrittrice amica "Se ne va una grande attrice"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 AGO - "Con Piera abbiamo fatto insieme tante, tantissime cose, due libri ma anche lavori per il cinema il teatro, perdiamo una grande attrice, per me un'amica". Dacia Maraini ricorda al telefono con l'ANSA Piera Degli Esposti e ne sottolinea le tante doti professionali e umane. "Lei era grazia, ironia, intelligenza", dice, dotata di in enorme talento. "E come tutti i grandi - aggiunge - agli inizi della sua carriera non era stata capita. Lei questo lo ricordava sempre, ma lo sa che all'Accademia l'avevano bocciata?".
    La scrittrice cita i lavori condivisi con l'amica attrice, i due libri Storia di Piera e Piera e gli assassini, e poi la sceneggiatura del film che ne fece Marco Ferreri. Piera è stata una grande, ripete , "ma all'inizio ha fatto anche tanta fatica, poi piano piano è venuta fuori, dal teatro di avanguardia nelle cantine negli anni '70 i primi anni della contestazione, con Gigi Proietti e il regista Calenda , al teatro classico, i set cinematografici. "A mio avviso - dice oggi Dacia Maraini - aveva un grande talento comico e lo dico pensando che il registro della comicità sia in realtà quello più difficile. Quando faceva Campanile Piera era esilarante, comica e mai volgare, piacevolissima anche in tv, strepitosa nel ruolo della segretaria di Andreotti ne Il Divo di Paolo Sorrentino. E poi la commedia con Riccardo Milani, la Cortellesi. Ha riempito la nostra immaginazione con la sua grazia, ironia e intelligenza" (ANSA).
   

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