(ANSA) - VENEZIA, 06 SET - Due personaggi opposti, Giulio
(Lorenzo Aloi), diciottenne aperto e ottimista e Lia (Irene
Vetere, già interprete di Notti magiche di Virzì), ventenne
immersa nella mancanza di speranza per l'impegno di doversi
prendere cura di una madre con una malattia neurodegenerativa,
sono i protagonisti di La tana, l'intensa opera prima di
Beatrice Baldacci, realizzata nell'ambito di Biennale College
(il programma che accompagna giovani autori nello sviluppo e la
realizzazione di lungometraggi a micro budget), al debutto alla
Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
"Abbiamo cercato di svelare il mistero dei personaggi pian
piano, proprio come loro fanno nel percorso di scoperta di se'"
spiega la giovane autrice all'ANSA.
Misteriosa e silenziosa, Lia all'inizio fatica a rapportarsi
alla vitalità di Giulio, coinvolgendolo però in piccole sfide
sempre più pericolose. Una chiusura legata alla decisione della
ragazza, di prendersi cura da sola della madre. I protagonisti
"che condividono anche se in forme diverse, una grande
solitudine, si trovano in relazione con i limiti del corpo: da
una parte la malattia, dall'altra la giovinezza - conclude la
regista -. La natura li guida come simbolo di qualcosa che
muore ma rinasce sempre ed è anche ciò che porta Lia a fare la
scelta finale nel film". (ANSA).
Venezia: La tana, amore giovane, malattia e scoperta di sé
Film di Baldacci con Aloi e Vetere in Biennale College