(ANSA) - CATANIA, 08 SET - "Ma io che colpa ne avevo? Che
colpa si può avere di essere nata dentro a un corpo sbagliato?".
L'affermazione della protagonista del film "Milena, la luna",
dedicato alla storia d'ordinaria tristezza di un transessuale di
San Berillo, il quartiere catanese della prostituzione, centra
uno dei temi - quello della sorte che segna ogni vita -, della
vicenda scritta e diretta da Giuseppe Lazzaro Danzuso e con
protagonisti Debora Bernardi, Aldo Toscano e la partecipazione
straordinaria di Alessandra Cacialli.
"Questa vicenda, malinconica e assolutamente inventata -
spiega il regista - la scrissi come testo teatrale tra il 2013 e
il 2014. Quello di Milena era il primo di tre monologhi che
avevano per protagonisti i nuovi vinti, per rifarsi a Giovanni
Verga, dei quartieri popolari di Catania". "Non è stato facile
per me - sottolinea Debora Bernardi - interpretare questo testo
pieno di poesia. Ho dovuto scavare nel personaggio
concentrandomi sulle ali tarpate: Milena, nonostante tutto quel
che di terribile le accade, riesce a ricostruirle, le sue ali.
Il valore della Cultura, che è la bellezza del mondo, lo
apprende dal professore che è un po' amante, un po' padre, ma è
soprattutto un insegnante" A sostenere la realizzazione del film
sono stati Accademia di Belle Arti di Catania, Catania Film
Commission, Cgil Catania e Musa, azienda agricola Bronte.
(ANSA).
'Milena, la luna', il racconto dei nuovi 'vinti'
Mediometraggio di Lazzaro Danzuso, anteprima il 14/9 a Marzameni