Un dramma intimo che diventa thriller con Acapulco non solo sfondo ma protagonista. E' Sundown, il nuovo film del talento messicano Michel Franco, in sala con Europictures dal 14 aprile, con Tim Roth a guidare un cast che comprende anche Charlotte Gainsbourg. Franco aveva vinto il Leone d'argento a Venezia con il thriller distopico Nuevo Orden, e anche Sundown ha avuto la premiere al Lido nel 2021. Un dramma più intimo e personale, evidentemente urgente, in cui torna a dirigere Tim Roth, amico di vecchia data da quando 10 anni fa quest'ultimo da presidente di giuria a Un Certain Regard sostenne After Lucia facendogli vincere il primo premio, diventando poi anche produttore dei suoi film.
In Sundown, Roth - tra gli attori più versatili del cinema, capace di alternare Tarantino e Wenders - interpreta un uomo ricco londinese in piena crisi esistenziale durante una vacanza con la sua famiglia (interpretata da Charlotte Gainsbourg, Albertine Kotting McMillan e Samuel Bottomley) ad Acapulco. La notizia dall'Inghilterra di una persona in gravi condizioni di salute spezzerà la magia assolata del mare messicano e dividerà il gruppo per sempre. Tim Roth, Neil, resterà ad Acapulco con uno stratagemma, mentre gli altri partiranno: da quel momento per lui comincia un'altra vita, tra la popolazione messicana, lontana dal lusso, pensando a godere del momento, un qui ed ora senza pensarci troppo. Ma, senza rivelare i tanti colpi di scena, non sarà una passeggiata. In questa storia due sono i veri protagonisti: Acapulco e la violenza, sottintesa, quotidiana, pronta ad esplodere. "Non dovrebbe essere essere accettata come normalità e invece di fatto nel mio paese lo è ", spiega Michel Franco la cui fonte, parziale, di ispirazione è stata lui stesso, vittima di un tentativo violento di rapina da due banditi travestiti da poliziotti. 42 anni, nativo di Città del Messico, Franco racconta di aver vissuto "una crisi personale alla boa dei 40 anni, è stato il momento delle grandi domande e altrettanto grandi paure"'. Tutte riversate sul personaggio di Tim Roth che infatti, aggiung, "mi è rimasto nel cuore così come il paesaggio. Ho adorato il modo in cui abbiamo filmato tutto".
Michel Franco ha scelto di realizzare il film tra la gente "per restituire quest'atmosfera di violenza palpabile e feroce che è nella quotidianità delle persone". Tante scene in questo colpiscono come l'affollata popolare spiaggia di Acapulco dove il protagonista, che ha preso a frequentare una giovane bella ragazza del posto (Iazua Larios), assiste all'uccisione del barista freddato dal killer sulla moto d'acqua mentre dopo poco tutti tornano a fare il bagno, sotto un sole aggressivo e disturbante. "Ho scelto di non chiudere alle riprese la spiaggia di Acapulco e avrei potuto farlo, ma non era quello che volevo davvero catturare, mi interessava invece trovare il senso della realtà ", dice Franco ricordando il caldo e gli ingressi in campo dei messicani curiosi. Anche Charlotte Gainsbourg ha adorato la fase delle riprese. In questo viaggio di un uomo, commovente, che vuole scegliere come vivere "c'è il cuore del film, che è sul diritto di allontanarsi, di restare solo e in definitiva - conclude Roth - sulla libertà di essere come vogliamo".
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