(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Tanti film, pochi incassi: il cinema
italiano a doppia velocità. Un numero di produzioni elevatissimo
e una qualità non direttamente proporzionale alla quantità.
Intanto i numeri, la fonte è il Mic e sono davvero
impressionanti: 301 opere di finzione, 165 documentari e 15 film
d'animazione hanno chiesto e ottenuto nel 2021 il credito di
imposta agevolato, una valanga se si pensa che nel 2020 erano
stati 115 più 80 documentari e nel 2019 74 opere di finzione, 48
documentari e 1 progetto d'animazione. Un arrembaggio di quasi
500 titoli al tax credit che copre il 40% dei costi eleggibili,
denari pubblici che sono tra i 750 milioni di euro del fondo del
ministero ripartito in tante voci tra cui questa.
C'è un tema di finanziamenti, di troppa facilità di accesso
alla produzione con il rischio di realizzare film fine a se
stessi e senza mercato, perlomeno quando si tratta di cinema per
la sala. L'ad Medusa Giampaolo Letta è convinto della anomalia,
"siamo in un sistema a maglie larghe, per cui trovano
finanziamento tanti film".
Dice all'ANSA Nicola Borrelli, capo della direzione Cinema al
ministero della Cultura: "E' vero, i numeri sono alti,
l'incremento è notevole e stiamo intervenendo già nel 2022 e
ancor di più nel 2023 per evitare qualunque rischio di
distorsione".
"La vera sfida - sottolinea Benedetto Habib, presidente della
sezione produttori nell'Anica - è ricostruire il rapporto con il
pubblico". Nel 2021 (fonte Cinetel) sono stati distribuiti 153
film italiani, una quota di mercato crollata al 20%, mentre la
produzione 2021 è stata intorno ai 250 film. (ANSA).
Tanti film, nel 2021 con il tax credit finanziate 481 opere
Dopo allarme Barbera su produzione esagerata e poca qualità