Cultura

Golden Globes: dopo polemiche diventano for profit

Diritti della cerimonia venduti a miliardario entertainment

Redazione Ansa

 In un nuovo tentativo per riacquistare rilevanza e tornare in tv con la serata dei Golden Globes, la Hollywood Foreign Press Association ha approvato un piano per trasformare lo show e i diritti intellettuali che ne conseguono in una nuova entita' "for profit" controllata dal miliardario dell'entertainment Todd Boehly. Boehly, che ha quote importanti nella squadra dei Dodgers di Baseball e nel Chelsea, era gia' entrato in scena come Ceo ad interim della Hfpa prima che ieri i membri del board approvassero la sua proposta di creare una nuova societa' che fara' capo a lui e controllera' i premi. La speranza e' che la Nbc che, a colpi di milioni di dollari, ogni anno mandava in onda la serata dei premi faccia marcia indietro. Boicottata dall'establishment di Hollywood dopo le accuse di razzismo e di corruzione venute in luce alla vigilia dell'edizione 2020, quest'anno la cerimonia un tempo piu' glamorous di Hollywood era diventata un evento online strettamente privato dopo che la rete aveva deciso di bloccare la trasmissione in attesa di riforme piu' profonde da parte dell'organizzazione. "Questo e' un momento storico", ha salutato il voto la presidentessa della Hfpa, Helen Hoehne: "Abbiamo fatto un passo deciso per trasformarci e per adattaci a questo panorama economicamente sempre piu' competitivo, sia per i premi che per il mercato del giornalismo". Fanno parte della Hollywood Foreign Press Association un centinaio di giornalisti stranieri nella mecca del cinema. Due anni fa, quando erano ancora 87, il Los Angeles Times li aveva accusati di pratiche corporative e scarsa sensibilita' ai temi della razza: tra i membri dell'organizzazione non c'era un solo giornalista nero. Erano inoltre emersi rapporti troppo stretti tra i membri e le major di Hollywood che potevano prefigurare conflitti di interesse. Vane erano state le scuse dei vertici: "Cosi' sara' il board a vigilare sulle riforme", aveva polemizzato la regista Ava DuVernay: "Lo stesso board che sovraintende e si avvantaggia delle attuali pratiche e che ha consapevolmente perpetuato la corruzione e il razzismo della Hfpa per decenni?". (ANSA).
   

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