Il dilemma è: bisogna montare sul treno ipersonico di BULLET TRAIN con dentro un Brad Pitt molto killer e filosofo tarantiniano o, disinvoltamente, guadagnare l'uscita della stazione? La critica internazionale, ora che è caduto l'embargo del film di David Leitch, è a questo bivio. La pellicola Sony, adattamento del romanzo del 2010 I sette killer dello Shinkansen (Maria Bītoru) di Kōtarō Isaka, in sala dal 25 agosto con Warner e in anteprima stasera al Festival di Locarno, è comunque un vero proiettile di adrenalina, ironia e dialoghi. Al centro di tutto cinque assassini che si ritrovano su questo treno diretto da Tokyo a Morioka con solo poche fermate in mezzo. Durante il viaggio, i cinque killer scoprono che ognuno di loro è lì per la stessa missione e che dunque quel treno super moderno diventerà l'arena dove cercare di sopravvivere. Chi è Ladybug, ovvero il personaggio interpretato da Brad Pitt? "È uno confuso - ha detto l'attore- . Un killer in crisi esistenziale che ha alle spalle un esaurimento nervoso forse anche per quello che gli è successo di negativo nel lavoro. Uno però che dopo un paio di mesi di terapia pensa di avere tutte le risposte e che la sua vita possa ora tornare ad essere piena. E crede anche, lui che è un assassino, che le cose si possano risolvere pacificamente", dice sempre Brad Pitt - Oscar come miglior attore non protagonista per C'ERA UNA VOLTA HOLLYWOOD- che ultimamente ha dichiarato, a 58 anni, di essere in crisi e di aver sfiorato la depressione. Da qui una grande carneficina color caramello, firmata da David Leitch ex stunt-man di Pitt, e dallo sceneggiatore Zak Olkewicz con al centro un paranoico killer convinto che qualche potere superiore lo abbia maledetto per ragioni sconosciute. A gestire Ladybug poi una Sandra Bullock che gli affida una mission semplice anche per chi è pieno di dubbi come lui: "Sali sul treno ipersonico in direzione Tokyo e prendi una valigetta che ha un adesivo sul manico. Non puoi sbagliare, la prendi e scendi alla prossima fermata. Cosa potrebbe andare storto?". Sul fronte della critica i pareri sono discordanti. C'è così chi vede, non senza ragione, una sorta di Kill Bill parte prima in salsa Brad Pitt, chi invece un modo di utilizzare strumentalmente l'immagine dell'attore fresco di Oscar, per altri ancora è invece una sorta di cartone animato molto rumoroso, o meglio un Anime. Di fatto BULLET TRAIN, sotterrando l'ascia di guerra, resta un action movie girato durante il Covid, ben confezionato quanto deve esserlo un action movie. E con un Brad Pitt in versione nerd, cappello da marinaio e occhialoni, che alla fine, oltre ai pugni e ai calci, recita con la giusta ironia il suo essere un killer inetto. Certo il film dura due ore e mezzo, ma il tempo passa in fretta su BULLET TRAIN ed è quello che probabilmente accadrà al pubblico in sala a fine agosto. Tra i bastardi sul treno che devono conquistare una ventiquattr'ore in alluminio troviamo Joey King nei panni di Prince, assassina britannica che finge di essere una mite studentessa; Aaron Taylor-Johnson che interpreta l'elegante e spietato Tangerine che viaggia insieme al suo assistito Lemon (Bryan Tyree Henry); Bud Bunny (The Wolf) e Hiroyuki Sanada (Elder).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it