(ANSA) - ROMA, 02 SET - "Essere giovani oggi per la mia
generazione non è affatto facile, sei perennemente sotto il
giudizio delle persone con i social media" dice Timotheè
Chalamet. L'attore, 26 anni, è tornato a Venezia con il suo
ultimo film Bones and All in cui è stato diretto di nuovo da
Luca Guadagnino, "quasi un padre per me", dopo Chiamami col tuo
nome che lo ha lanciato.
"Una storia d'amore straziante, tragica, fortissima", dice la
star americana, fino alle estreme conseguenze. L'amore ci salva
e ci libera? "Il film parla di questo tentativo, se invece la
domanda è personale rispondo che per l'amore sono ancora tanto
giovane". L'amore è la chiave per provare a cambiare un destino,
"nello specchio dell'amore trovano un modo di crescere, di
formarsi, in questo è stata una grande esperienza formativa, cui
ha contributo la vita in pandemia, la sensazione di isolamento
che tutti noi abbiamo provato a me come ad altri giovani ci ha
rallentato la possibilità di capire chi siamo nel mondo, ci ha
in un certo senso sospesi".
Luca Guadagnino è il primo dei cinque registi italiani in gara
per il Leone d'oro a Venezia 79 ma è anche il suo primo film
americano, tutto girato in America, nel Midwest, "il paesaggio
americano l'ho sognato sin dall'inizio, fa parte della mia
formazione di cineasta e questo copione è stato l'occasione per
viverlo da regista". (ANSA).
Chalamet, la dittatura dei social ci fa vivere male
Star amata dai ragazzi è cannibale innamorato, un'anima spezzata