Che cos'hanno in comune il fervente cattolico Alessandro Manzoni e il genere letterario noir? A parte il primo traduttore americano dei Promessi sposi, che fu Edgar Allan Poe il quale il genere lo inventò, e 'La Colonna infame' (un po' un noir ante litteram), il fatto che il 3 dicembre, per la 32/a edizione del 'Noir in Festival', a Milano fino all'8, la casa di Don Lisander ospiterà la finale del premio Giorgio Scerbanenco. La giuria, presieduta da Cecilia, figlia dell'autore dl Venere privata, decreterà il miglior romanzo 'noir' italiano dell'anno. Per quanto riguarda la sezione cinema, il Festival fa un tuffo nel passato rievocando l'edizione di 30 anni fa, quando un giovanissimo Quentin Tarantino ("era già matto come un cavallo", hanno scherzato gli organizzatori) fece la sua irruzione con 'Reservoir Dogs'. L'attenzione è però rivolta all'attualità in un tempo in cui violenza e scontri di civiltà riempiono la scena. Così apre il concorso internazionale il nuovo film di Alessio Cremonini, 'Profeti', che segue la drammatica prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell'Isis. Tra i 13 film della selezione ufficiale, tutti in anteprima italiana, molti quelli destinati a suscitare dibattito: dall'iraniano 'Subtraction' di Mani Haghighi che fotografa la condizione della donna oggi in Iran, a 'Sashenka' di Alexander Zhovna, thriller ucraino sulle devianze e la follia che acquista diverso senso se lo si colloca nel conflitto attuale. A chiudere il Festival sarà invece il mélo noir 'Decision To Leave' di Park Chan-wook, vincitore della Palma per la migliore regia all'ultimo festival di Cannes. Ospite d'onore dell'anno Harlan Coben, vincitore del Raymond Chandler Award 2022, maestro non solo del romanzo 'noir' ma anche delle serie tv ispirate ai suoi libri. Nelle giornate milanesi vi saranno molti altri scrittori degni di nota. Da Donato Carrisi, in libreria con 'La casa delle luci', che dialogherà proprio con Coben sull'ultimo romanzo pubblicato 'The Stranger', a Maurizio De Giovanni, autore del nuovissimo 'Caminito' che segna il ritorno del Commissario Ricciardi. Ci sarà anche il giornalista tv spagnolo Vicente Vallés con il romanzo di spionaggio sulla storia dei rapporti tra Russia e Occidente in 'Operazione Kazan' e Maria Oruña, che rende esplicitamente omaggio ai classici gialli della 'camera chiusa' in 'Quel che la marea nasconde'. Torna Gino Vignali, 'I milanesi si innamorano il sabato', poi si terrà a battesimo l'esordio nel romanzo noir della regista Cinzia Bomoll con 'La ragazza che non c'era' e del giornalista Paolo Maggioni con 'La calda estate del commissario Casablanca', in dialogo con Luca Crovi e il suo nuovo 'Il mistero della torre del parco e altre storie'. Il festival di cinema e letteratura si dipanerà tra l'ormai tradizionale quartier generale Università IULM, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano, la Libreria Rizzoli Galleria, oltre alla casa di Manzoni, mentre la Multisala Eliseo ospiterà la serata inaugurale.
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