Cultura

Terry Gilliam, troppa violenza, preparo la fine del mondo

Chairman di Capri, Hollywood racconta il suo ultimo script

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 29 DIC - "Ho scritto una nuova sceneggiatura: Dio ha deciso di distruggere l'umanità che ha rovinato il suo bel giardino. Ma Satana non ci sta, rischia di perdere il lavoro e cerca di fargli cambiare idea. Trovando i nuovi Adamo ed Eva per ricominciare tutto". Terry Gilliam, chairman di Capri, Hollywood, ("sono qui per la sesta volta, amo i festival di Pascal Vicedomini") parla di nuovi progetti e di un mondo che "basta essere un po' intelligenti per capire come sia sempre più assurdo. Tutta questa violenza che ci circonda - nota - mi sta facendo cambiare il modo di vedere le cose. Non sopporto più i film dove si spara tanto, abbiamo già tante guerre".
    A salvarci può essere sempre il senso dell'umorismo, quello che al maestro ex Monty Python non manca mai: "Ho sempre pensato fosse importante ridere di noi stessi, sollecitare a pensare senza prendersi troppo sul serio. Anche nei momenti difficili l'umorismo resiste. Ed è la caratteristica degli inglesi che amo di più, per esempio Re Carlo mi piace anche per questo". Ma l'Inghilterra le manca? "Molto poco, forse gli amici (nato negli Usa, il regista è naturalizzato britannico, ndr). Poi dopo la Brexit è un disastro, mi sembra stia affondando come Atlantide".
    Da tempo ha scento scelto l'Umbria come terra d'elezione: "Ci sto benissimo. Prima era una regione di sinistra, ora che stanno tutti meglio economicamente è diventata di destra E' il problema del socialismo - dice ironicamente -. Degli italiani amo l'umanità, il cibo." Dopo Don Chisciotte dovremmo aspettare ancora molto per rivedere un suo film? "Non sono incline ai compromessi, sto cercando produttori per l'ultima sceneggiatura. C'è sempre l'idea di una serie dal libro 'The Vorrh' di Brian Catling, uno dei più belli mai letti". Sulla serie Apple TV ispirata al suo cult "Time Bandits" (I banditi del tempo), regia di Taika Waititi, è netto: "Non l'ho vista e non ho collaborato, so che hanno scelto alcuni aspetti della mia storia e non quelli più importanti".
    A Capri, nel suo ruolo di chairman, Gilliam ha premiato Luca Barbareschi con il Visionary Award. (ANSA).
   

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