Ispirato a un fatto vero, avvenuto nella Sicilia anni Sessanta, arriva in sala dall'8 marzo con Europictures PRIMADONNA, sorprendente opera prima di Marta Savina. Di scena il racconto romanzato della storia di Franca Viola che nel 1966 rifiutò il 'matrimonio riparatore', previsto dalle leggi dell'epoca dopo la cosiddetta 'fuitina', contestando al suo rapitore e stupratore di essere stata consenziente.
Prodotto da Capri Entertainment con Italia Francia con Medset Film, in associazione con Tenderstories, in collaborazione con Rai Cinema, Vision Distribution e Sky, il film, spiega la regista, "è soprattutto una storia di autodeterminazione femminile. Rispetto alla storia originale certo - aggiunge - è stata fatta un'operazione di lungo rimpasto tanto da far perdere i confini iniziali". E ancora Marta Savina, già autrice sullo stesso tema di un corto pluripremiato VIOLA, FRANCA (2017): "Sono partita dall'idea che gli esseri umani sbaglino, al di là del fatto di essere uomo e donna. Non c'è in questo film il vero cattivo. Lo stesso Lorenzo - continua la regista - non è un vero antagonista. Il fatto che si ritrovi a fare cose atroci non dipende neppure da lui. Per lui è normale, solo quando si ritrova in tribunale capisce forse di aver sbagliato".
Spiega invece la bravissima Claudia Giusmano (La mafia uccide solo d'estate, Guida astrologica per cuori infranti): "Il mio è un personaggio contemporaneo nel quale mi sono completamente immedesimata. Non sono così andata indietro nel tempo, ho raccontato invece Lia come una donna moderna, una donna coraggiosa, una ragazza incosciente che ha subito un'ingiustizia enorme. PRIMADONNA è un film, forse, più per gli uomini che per le donne, perché noi donne conosciamo già tutto quello che la protagonista prova. Lei e il suo stupratore sono poi entrambi vittime, in modo diverso, della società in cui vivono, perché se non sei abbastanza uomo, come nel caso di Lorenzo, vieni comunque giudicato".
Nel cast del film anche Paolo Pierobon, Francesco Colella, Manuela Ventura, Angelo Faraci e Thony
Primadonna, giovane pioniera dei diritti femminili
Ispirato a Franca Viola che rifiutò il 'matrimonio riparatore'