(ANSA) - ROMA, 21 MAR - "Questa mia prima regia nasce da un
articolo che celebrava il trentennale del delitto Giarre, un
caso che non conoscevo. Mi è scattato così un grande senso di
colpa, mi sentivo, in quanto siciliano, corresponsabile di
quello che era successo".
E ancora Fiorello: "Nonostante il tema, non volevo dare
messaggi, ma casomai fare un inno alla vita. E poi anche io ho
amato tanto i miei amici, anche l'amicizia è una forma d'amore,
ma senza sesso".
STRANIZZA D'AMURI ci porta nella Sicilia del 1982. Mentre le tv
trasmettono i mondiali di calcio, due adolescenti, Gianni
(Samuele Segreto) e Nino (Gabriele Pizzurro), si incontrano per
caso e sognano di vivere il loro amore senza paura. Una cosa
quest'ultima che non può sottrarsi al pregiudizio del paese e
delle rispettive famiglie. (ANSA).
Giuseppe Fiorello, mio Stranizza d'amuri è inno alla vita
Prima regia su delitto Giarre, da siciliano mi sentivo in colpa