Cultura

Iuliano, Dive, per sconfiggere l'odio un ritorno all'umanità

Il corto alla Mostra di Venezia in concorso ad Orizzonti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 AGO - "Un ritorno all'umanità, attraverso storie che facciano riflettere sul contemporaneo partendo dal sogno". Così Aldo Iuliano descrive per l'ANSA il senso del suo lavoro da cineasta, portato avanti insieme al fratello Severino, sceneggiatore. La nuova tappa del loro percorso è Dive, unico corto italiano di fiction nel concorso di Orizzonti alla Mostra del cinema di Venezia. Al centro della trama (producono NewGen Entertainment con Greif Production in collaborazione con Rai Cinema, Mompracem, Daitona, Aldo Iuliano), quasi senza parole, il giorno al mare di due ragazzi, Julia (Veronika Lukyanenko) e Roman (Danyil Kamenskyi), amici o forse innamorati. Il divertimento condiviso (anche con una personale reinterpretazione di Mamma Maria dei Ricchi e Poveri), gli spazi e le scoperte di un'immersione in mare vengono scossi da un'improvviso irrompere della realtà di un conflitto. Iuliano (che ha avuto alla direzione della fotografia Daniele Ciprì e al montaggio Marco Spoletini) ha voluto "fare una fotografia di questi tempi attraverso il sentimento bellissimo di due adolescenti". Si vive "un'epoca in cui si parla solo di odio, vediamo immagini orribili. Allora sono partito da una domanda: 'chi siamo noi come esseri umani?' e ho navigato insieme a questi ragazzi che vivono una realtà complicata".
    I due protagonisti ucraini, Veronika Lukyanenko, originaria di Kiev e allieva al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, e Danyil Kamenskyi di Poltava, "sono due grandi amici nella vita che lavorano insieme da tanto tempo. Ho capito subito che c'era materiale umano prezioso". Iuliano "non ama i film che ti dicono troppo. L'autore deve solo fotografare quello che sente". La realtà "di cui parlo si può allargare a tutte le guerre del mondo". Vedendo il film "ti chiedi anche se i due ragazzi 'avranno un futuro. Cosa è successo realmente su quella spiaggia? Il cinema ha la forza di risvegliare quello che a volte dimentichiamo". Essere in gara a Orizzonti "è un sogno che si avvera. Anche perché con i miei film e corti ho sempre scelto storie non facili. È una vetrina che parla al mondo". (ANSA).
   

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