Cultura

Parroni, 'Una sterminata domenica' di emozioni brutali

In gara al lido in Orizzonti, opera prima coprodotta da Wenders

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 SET - Tre ragazzi "nati come il sogno di un adolescente che si addormenta davanti alla tv. Li vedo come archetipi di tre modi diversi di approcciarsi alla vita. Quello più introverso di Alex (Enrico Bassetti), quello estremamente estroverso nel caso di Kevin (Zackari Delmas) e quello di qualcuno come Brenda (Federica Valentini) che all'inizio si lascia trascinare e poi pensa più a se stessa". Così Alain Parroni descrive con l'ANSA i protagonisti della sua opera prima, Una sterminata domenica, in Oara in orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia, poi in programma al Toronto Film Festival e il 14 settembre in uscita con Fandango. Il film prodotto da Fandango, Alcor, Art me pictures, Road Movies ha anche un coproduttore d'eccezione, Wim Wenders. Ambientata in un'estate tra litorale, campagna romana (all'ombra di ciò che rimane di un set di Ben Hur) e la capitale invasa di turisti, dal Colosseo a San Pietro, la storia, un diario di formazione con una punta di noir, si concentra sul fortissimo legame tra il 19 enne Alex, e i 16enni Kevin, 'taggatore seriale' e Brenda. La ragazza, che fa coppia con Alex, gli ha rivelato di aspettare un bambino e il 19enne cerca di capire come poter all'improvviso essere in grado di occuparsi del figlio. In lunghe giornate sotto il sole, ognuno di loro, tra il nuovo lavoro improvvisato di Alex e le predizioni della nonna di Brenda, si ritrova a confronto con emozioni fuori controllo e a dover scegliere come agire in una tensione che continua a salire. "Per costruire la sceneggiatura ho intervistato dei ragazzi in modo ciclico ogni due anni, per vedere come fossero cambiati - spiega -. Volevo comprendere cosa pensassero su vari argomenti, come la politica o il rapporto con i social. È stato un percorso che mi ha avvicinato alle loro strutture, ai linguaggi che usano, ma anche a delle assenze. Nessuno ad esempio mi parlava di genitori". La presenza produttiva di Wim Wenders "è stata possibile grazie a un altro dei produttori Giorgio Gucci, ha ha avuto l'idea di proporgli il film. Lui ci ha dato molto consigli, ha compreso subito ad esempio l'elemento della figura genitoriale presente nella storia". (ANSA).
   

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