Cultura

Isabella Rossellini, premio alla carriera, 'lo dedico ai miei'

Rimpianti? "Ho fatto quello che volevo ma volevo farlo di più"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Isabella Rossellini, 71 anni di proverbiale bellezza, due genitori talmente mitici per la storia del cinema da mettere i brividi solo a pronunciarli - Roberto Rossellini e Ingrid Bergman - e poi la sua grande curiosità, il sorriso luminoso, l'affabilità. Difficile definirla: è modella, attrice, regista, contadina con la sua fattoria biologica, etologa e tanto altro. "Sono tutte fasi della mia vita, ho cominciato appassionata di moda all'Accademia, volevo diventare costumista, poi tutti gli incontri anche casuali mi hanno portato ad essere tante cose, ma io so - dice in un'intervista all'ANSA - di essere la mia complessità e nulla di queste cose da sola basta a definirmi".
    Alla Festa del cinema di Roma è premiata oggi alla carriera.
    "Sono onorata di questa scelta del presidente Gian Luca Farinelli e anche commossa: ci conosciamo da qualche anno, ha restaurato con la Cineteca tanti film di mio padre e siamo diventati amici, le sono grata. I miei genitori li porto con me anche oggi: ho scelto Stromboli per papà, un film che a guardarlo oggi è quasi uno choc per come era l'Italia misera di allora, e per mamma Sinfonia d'autunno, il suo ultimo film scelto come esempio di come essere attore perché dietro un suo primo piano c'è l'aneddoto di una furiosa litigata che ebbe con Ingmar Bergman e un moto di rabbia per essere come donna messa a tacere". Avere quei due genitori è stato a volte un bagaglio pesante per la sua vita e la sua carriera? "Mai, per me e per il mondo sono due miti che hanno cambiato la storia del cinema ma bisogna sapere che erano anche due persone meravigliose e straordinarie e credo che certe cose che ho fatto nella vita siano dovute a loro, a come erano un papà all'avanguardia e una mamma coraggiosa e controcorrente. Quando ero giovane mi impuntavo sulla meritocrazia e per questo non volevo fare l'attrice, il confronto mi avrebbe devastato da giovane e così feci la modella avendo un successo così grande da darmi il coraggio di fare l'attrice. Ho disegnato la mia vita come volevo, questa è stata una loro educazione". Rimpianti? "Ho sempre fatto quello che volevo ma avrei dovuto farlo di più", dice sorridendo. (ANSA).
   

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