Cultura

Rivive il Modernissimo a Bologna, cinema Liberty del '900

Scrigno sotterraneo da 360 posti, restaurato con 6,6 milioni

Redazione Ansa

Il Cinema Modernissimo di Bologna da oggi torna realtà: una moderna sala di 360 posti recuperata - era "sparita" da circa 20 anni - e restituita alla città dopo un lungo restauro, ospitata nell'edificio di Palazzo Ronzani che si affaccia su Piazza Maggiore. Stasera la prima proiezione è dedicata a un genio del cinema non solo italiano, ma mondiale: sarà 'Otto e mezzo' di Federico Fellini. Al grande regista e al Rex di Amarcord ha pensato oggi al taglio del nastro Marco Bellocchio: "La bellezza del cinema è andarvi quando le sale sono gremite", la bellezza è "della gente al cinema". Il Modernissimo torna a rivivere e ad aprire i suoi spazi grazie ad un protocollo d'intesa tra il Comune di Bologna, la Fondazione Cineteca di Bologna ed Emmegi Cinema, con la collaborazione di Confindustria Emilia Area Centro, di Gaumont e Pathé e di numerose altre collaborazioni. "La nostra missione è quella di salvare il cinema - ha detto il sindaco Matteo Lepore - creare cioè nuovo pubblico, salvaguardare le maestranze e realizzare strumenti per rafforzare la cittadinanza. Sarà una grande impresa che va ad affincare quella Epifania che per noi è il cinema in piazza". È stato infatti ricordato che la riapertura della nuova sala, assieme al recupero del Sottopasso di via Rizzoli, adibito a sede di mostre, ha già creato nove nuovi posti di lavoro con altrettante assunzioni. Alla cerimonia di apertura era presente anche la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, che ha ribadito come "le sale cinematografiche siano presidi sociali e culturali Per questo stiamo cercando di riaprirne anche delle nuove. Siamo convinti di quanto sta accadendo qua oggi, che come Ministero abbiamo deciso di entrare a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna". Al direttore della Cineteca, Gianluca Farinelli, il compito poi di illustrare le altre caratteristiche della sala e la programmazione per i primi giorni, ricca di ospiti provenienti dal mondo del cinema e non solo. A Martin Scorsese, che ha visitato la sala la scorsa estate, seguiranno fino al 30 novembre il regista Wes Anderson (che sarà protagonista di diversi interventi), l'attore protagonista del film La mosca, Jeff Goldblum, il presidente della Cineteca di Bologna Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Francesco Piccolo, Paolo Mereghetti, Alice e Alba Rohrwacher, Josh O'Connor, Joel Meyerowitz, Enzo D'Alò, Toni Servillo, Giuseppe Tornatore, i Manetti Bros., Vinicio Capossela e molti altri ancora. Tutti per presentare film realizzati da loro stessi o scelti dal cilindro della storia del cinema, nello spirito di una sala come sarà il Cinema Modernissimo, dedicata a tutto il cinema, dalle sue origini ai giorni nostri. Il Modernissimo è uno scrigno sotterraneo che va a costuire la "metropolitana della cultura" (così l'ha battezzata l'attore Alessandro Bergonzoni) il cui recupero, affidato allo scenografo Giancarlo Basili, è costato circa 6,6 milioni di euro provenienti da Ministero, Comune, Cineteca e sponsor privati. La programmazione, com'è nello stile delle altre sale della Cineteca bolognese, sarà varia con prezzi di accesso dai 3,5 ai 10 euro, e costituirà una sorta di luogo di incontro delle arti aperto tutto l'anno dove, oltre a proiezioni cinematografiche, si faranno fotografia, musica, letteratura e teatro e dove sarà possibile anche fare la pausa di mezzogiorno con brevi proiezioni e ristoro al bar. Attento all'accessibilità, c'è un capiente ascensore. Oltre a rappresentare - ha ricordato ancora Farinelli - una sorta di ancora di salvezza, "saremo un po' meno disperati", in caso di pioggia durante i festival estivi in piazza Maggiore.
   

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