Sergio Castellitto, presidente del Centro sperimentale di cinematografia, lancia un progetto diaspora degli artisti. "Stiamo contattando artisti armeni, ucraini, africani, iraniani chiedendo loro di raccontarsi, spiegarsi, interrogarsi.
L'idea è arrivata sull'onda del dramma che si sta vivendo in Medio Oriente, "la tragedia del rave party con la conseguente reazione di Israele e in una prima assemblea indetta con gli studenti, pensai - dice Castellitto - che se quei ragazzi fossero stati israeliani non sarebbero stati lì in quel momento ma probabilmente richiamati al fronte. E' partendo da questo pensiero che ho immaginato la possibilità di proporre ad un cineasta palestinese e ad un cineasta israeliano un confronto necessario sul senso del loro lavoro. L'idea è poi cresciuta: sviluppare una tre giorni di incontri tra cineasti, attori, sceneggiatori che provenissero da quei luoghi del mondo in cui l'orrore delle guerre toglie il fiato al loro lavoro e alle loro vite". (ANSA).
Castellitto, progetto sulla diaspora degli artisti in guerra
Al Centro sperimentale di cinematografia in primavera