Cultura

Stefano Savona, un docufilm sul conflitto in Medio Oriente

Da un'idea di Andrea Iervolino la nuova produzione Ilbe

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 GEN - Una testimonianza equidistante della drammatica situazione in Medio Oriente, un documentario che racconti il conflitto a Gaza senza prendere posizione, ma evidenziando il contributo dell'Italia nel salvare le vite di una popolazione esausta: è il nuovo progetto di Ilbe, la casa di produzione di Andrea Iervolino e Monika Bacardi. Il docufilm sarà firmato dal regista Stefano Savona, artista pluripremiato che ha già girato due film a Gaza, l'ultimo dei quali è La strada dei Samouni, film vincitore nel 2018 de l'Oeil d'Or, il premio per il miglior documentario al festival di Cannes.
    "Le guerre non portano mai nulla di positivo. Non ci sono vincitori né vinti, perché perdere vite umane significa solo una cosa: perdere", sottolinea Andrea Iervolino, Ceo di Ilbe.
    "Questo documentario, che nasce da una telefonata tra me e Stefano all'una di notte, è necessario perché l'emergenza umanitaria in corso non deve mai essere dimenticata".
    Savona torna a lavorare con Ilbe dopo il successo di Le Mura di Bergamo, film focalizzato sui drammatici mesi vissuti dalla città con l'arrivo della pandemia da Covid-19, presentato in anteprima mondiale al 73. Festival Internazionale del Cinema di Berlino, in concorso nella sezione Encounters. Dopo l'uscita nelle sale, nel marzo 2023, Le Mura di Bergamo si è aggiudicato il Premio Miglior Documentario Italiano DPA al Torino Film Festival ed è stato designato Film della Critica dal Sindacato nazionale critici cinematografici italiani. (ANSA).
   

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