Cultura

L'avvocato di Delon, 'è lucido, la tutela è inutile'

"E' certamente indebolito ma è ancora tra noi"

Redazione Ansa

Alain Delon è lucido, capace di intendere e di volere: qualsiasi forma di messa sotto tutela sarebbe "inutile" e "vessatoria": è l'avvertimento lanciato dall'avvocato dell'attore, Christophe Ayela, intervistato dal giornale Le Parisien, dopo giorni di battaglia mediatica e giudiziaria tra famigliari. L'avvocato reagiva, in particolare, alla richiesta di porre il protagonista del Gattopardo sotto tutela giudiziaria per incapacità di intendere e di volere. Una richiesta formulata la settimana scorsa dai figli Anthony e Alain-Fabien, in lotta contro la sorella Anoucka. Quest'ultima vorrebbe portare il padre in Svizzera, dove lei risiede, convinta che lì otterrebbe migliori cure mediche, mentre i due fratelli si oppongono e vogliono che resti nella residenza di famiglia di Douchy (Loiret, Francia). Nella guerra del clan Delon ognuno ritiene di voler proteggere il patriarca indebolito dopo l'ictus del 2019. Anthony, 59 anni, e Alain-Fabien, 29, sostengono che il papà sia manipolato da Anouchka, 33 anni, accusata di volerlo riportare in Svizzera solo per evitare di sborsare troppe tasse sull'eredità. Quest'ultima accusa a sua volta i fratelli di mettere a rischio la vita del padre e assicura che in Svizzera avrebbe cure mediche più adeguate rispetto a quelle ottenute in Francia. Intanto, in attesa del pronunciamento del giudice, l'avvocato Ayela si dice contrario alla richiesta di curatela gudiziaria formulata dai due fratelli. "Non sono d'accordo con i figli, che vogliono porlo sotto tutela, mi pare inutile e vessatorio", attacca il legale, assicurando che la star di 88 anni "è sempre molto coerente. Certamente indebolito, ma ancora tra noi". Bocciato anche l'argomento secondo cui un medico avrebbe ritenuto l'attore "privo di discernimento". "Questo medico - assicura il legale sulle colonne di Le Parisien - non è un esperto. È dovuto capitare un giorno in cui (Delon,ndr.) non era in forma ed è stato certamente respinto". Un altro specialista direttamente incaricato dalla procura di Montargis è stato prossimamente incaricato di valutare le condizioni dell'attore in vista di una possibile messa sotto tutela. Ayela auspica che il perito possa raccomandare la ripresa di cure invocate con insistenza dalla stessa Anouchka. "Trovo inconcepibile e scioccante che i figli abbiano interrotto il trattamento senza parere medico", dichiara il legale. Intervistato ieri dal quotidiano svizzero Le Matin, Anthony assicura invece che il padre non è stato lasciato senza cure, ma viene "assistito nella residenza di Douchy (Loiret) da un medico estremamente competente". "Anche in Francia disponiamo di rinomati specialisti", puntualizza il figlio dell'attore. Lui e il fratello Alain-Fabien sostengono anche di voler rispettare la volontà del padre di finire i suoi giorni in Francia, nella residenza di Douchy.

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