Cultura

Chatrian, ho lasciato perché non so fare anche l''esecutivo'

Direttore della Berlinale, ministero non vuole una guida doppia

Redazione Ansa

(ANSA) - BERLINO, 22 GEN - Carlo Chatrian, il giornalista e scrittore italiano direttore artistico uscente della Berlinale, ha spiegato di lasciare il festival in quanto è giunto al suo ultimo anno di un mandato quinquennale che non intende più prolungare in quanto non si ritiene in grado di ricoprire il richiesto ruolo di direttore generale (o "esecutivo") finora affidato alla olandese Mariette Rissenbeek.
    "Io e Mariette avevamo un mandato di cinque anni", ha ricordato durante la conferenza stampa di presentazione della 74/a edizione del festival tenuta oggi alla "Casa delle culture del mondo" a Berlino. "È vero - ha aggiunto - che all'inizio ho detto che ero disposto a continuare" (...) Ma poi le persone che hanno la responsabilità di vedere il futuro della Berlinale hanno pensato che questa struttura con due leader non fosse quella giusta e che io non mi ritengo in grado di gestire il festival da solo".
    "Questa è stata la decisione del Ministero", ha detto ancora Chatrian con implicito riferimento a quello della cultura della città-regione Berlino guidato da Claudia Roth. "Quindi è la fine di un mandato e ci sarà una nuova persona a cui entrambi facciamo i migliori auguri di continuare la grande tradizione di questo festival", ha concluso riferendosi implicitamente alla statunitense Tricia Tuttle che, come annunciato a dicembre, assumerà l'incarico riunificato ad aprile.
    Chatrian e Rissenbeek avevano assunto ufficialmente l'incarico nel giugno 2019 creando, per la prima volta nella storia del festival del cinema berlinese, una doppia-guida che ha curato l'organizzazione delle edizioni della Berlinale dal 2020. Chatrian, nato a Torino nel dicembre 1971 (52 anni), fra il 2013 e il '18 era stato direttore artistico del Festival di Locarno. (ANSA).
   

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